Mentre la sessione invernale di trasferimenti volge al termine, all’orizzonte del calciomercato si staglia una novità che si annuncia storica, destinata a venire introdotta già dalla prossima estate e volta a regolamentare i trasferimenti in prestito.
La Fifa ha infatti deciso di varare un nuovo regolamento con norme più rigorose da rispettare per gli affari a titolo temporaneo con il chiaro obiettivo di valorizzare i giovani e promuovere l’equilibrio competitivo.
Mercato, la rivoluzione della Fifa: nuove regole per i prestiti
Nel dettaglio le nuove regole prevedono l’obbligo di un accordo scritto che definisca i termini del prestito, in particolare la durata e le condizioni finanziarie, il divieto di sub-prestito di un giocatore professionista che è già in prestito ad un terzo club e una limitazione del numero di prestiti per stagione tra gli stessi club.
Fissato l divieto per una squadra di avere più di tre professionisti in prestito da uno stesso club: la stessa squadra potrà riceverne al massimo tre dallo stesso club.
Anche il numero totale stagionale di prestiti consentiti sarà regolamentato, ma con un piano triennale: nel 2022-’23 una squadra potrà prestare e avere in prestito massimo 8 giocatori, nel 2023-’24 questo numero scenderà a sette e infine dal 2024-’25 saranno massimo sei i giocatori concessi in prestito.
Le limitazioni non varranno per i giocatori di età pari o inferiore ai 21 anni.
Calciomercato, le nuove regole sui prestiti: le tempistiche di attuazione
I provvedimenti, che seguono la decisione approvata dal Comitato degli stakeholder del calcio della Fifa, saranno presentati al Consiglio per l’approvazione durante la prossima riunione in vista dell’entrata in vigore, prevista nei piani del massimo ente calcistico internazionale già dal 1° luglio 2022, con due anni di ritardo rispetto ai piani originari, a causa della pandemia di Coronavirus.
Le novità, che si inseriscono nel più ampio contesto della riforma del sistema dei trasferimenti, processo iniziato nel 2017, sarebbero infatti dovute entrare a regime già dal luglio 2020. Le varie federazioni nazionali avranno tre anni di tempo per implementare il regolamento interno.
Calciomercato, crollano gli investimenti: minimo storico in Serie A
Intanto, secondo i dati riportati da ‘Transfermarkt’, la sessione invernale di calciomercato 2022 potrebbe chiudersi all’insegna di un nuovo record negativo di spese per il calcio italiano.
A 11 giorni dalla chiusura della finestra di gennaio, infatti, i club di Serie A hanno speso “solo” 36 milioni. Per trovare numeri simili bisogna tornare addirittura al 2007, con 41 milioni di investimento.
Il crollo delle spese, acuito dal confronto pre-Coroanavirus, se si pensa che nel 2020 le squadre di A investirono ben 230 milioni, è legato da vicino al picco delle entrate. Finora, infatti, nelle casse dei club del massimo campionato italiano sono entrati soltanto 3,4 milioni, contro i quasi 80 milioni del gennaio 2021.
Si tratta, comunque, di una crisi non solo italiana, visto che il mercato segna il passo anche in Premier League, con soli 142 milioni investiti nei primi 20 giorni di mercato, contro i 250 del 2020, e in Spagna, con 60 milioni, contro i 289 del 2018.