Juventus e Inter sembrano pronte per un lungo braccio di ferro per aggiudicarsi lo scudetto 2019-2020, per il cui testa a testa potrebbe ricoprire un ruolo fondamentale il percorso più o meno lungo che le due squadre avranno in Europa.
Intanto però ad infiammare la rivalità mai sopita tra le tifoserie è arrivata un’altra sentenza avversa al club bianconero sul fronte Calciopoli.
Il Collegio di garanzia dello Sport del Coni presieduto da Franco Frattini con relatrice Laura Santoro ha infatti respinto il ricorso presentato dalla Juventus in merito allo scudetto del 2006, vinto sul campo dai bianconeri, ma tolto dopo la retrocessione della squadra in Serie B e assegnato all’Inter. La società è stata anche condannata al pagamento di 10.000 euro di spese processuali.
Un’altra vittoria quindi per l’Inter, difesa dagli avvocati dello studio Cleary Gottlieb oltre agli avvocati Capellini, Raffaelli, Torchia. Il ricorso della Juve nasce da un’altra bocciatura, quella arrivata in data 6 agosto da parte della Corte d’Appello federale.
Il club bianconero si era rivolto al giudice di primo grado per ottenere l’annullamento della delibera con cui il Consiglio federale Figc, nel 2011, aveva dichiarato la mancanza di presupposti giuridici per la revoca dello scudetto ai nerazzurri e facendo richiesta di sospensione in attesa del Tar domandando la revoca dello scudetto dell’Inter.
Il Collegio di garanzia del Coni si era già pronunciato il 6 maggio, chiarendo come non ci fossero più spazi di impugnazione di fronte alla giustizia sportiva, ma secondo le tesi della Juve il collegio della Corte d’Appello era decaduto dopo l’entrata in vigore, il 17 giugno, del nuovo codice di giustizia sportiva e quindi delle nuove nomine) e in quanto tale si sarebbe dovuto astenere invece di pronunciare parere negativo al ricorso. Il Coni ha invece dato ragione agli avvocati della Figc Medugno e Viglione: pur decaduti, i giudici del Collegio restavano nelle proprie funzioni, fino all’effettiva nomina dei nuovi.
Già a luglio il Tribunale Federale Nazionale si era espresso contro la domanda di “reiezione dell’istanza di sospensione e la declaratoria dell’inammissibilità” avanzata dai legali della Juve, mentre a dicembre 2018 la Corte di Cassazione aveva chiuso il procedimento di fronte alla giustizia ordinaria. Resta da capire se la lunga battaglia legale si fermerà qui o se la Juventus deciderà di appellarsi al Tar.
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