Non ce l’ha fatta Sinner contro Tsitsipas, venendo così eliminato ai quarti degli Australian Open. L’ex tennista azzurro Paolo Canè è rimasto colpito dall’avversario: “Nessuno si aspettava una prova di questo livello da parte del greco. Soprattutto dopo la partita che aveva giocato contro Fritz superandolo al quinto. Jannik ha giocato bene, ma l’altro è stato un marziano”.
Ma Canè non fa drammi: “Sinner non si deve abbattere, anzi. Io l’ho visto alle Atp Finals, poi Atp Cup, tranne che contro Medvedev non ha mai perso in singolare. Gli serve solo un po’ di esperienza perché la fiducia si acquista partita dopo partita, soprattutto a questi livelli. I super coach? Secondo me servono fino a un certo punto. Ci vuole la simbiosi tra allenatore e giocatore, vivere insieme giorno dopo giorno. Poi certo, un consiglio da McEnroe è sempre utile. Lui è un fenomeno, ha una personalità molto particolare, può dare qualche dritta sul gioco a rete. Ma Jannik il gioco ce l’ha, deve soltanto crescere, fare esperienza e prendere fiducia”.