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Caos arbitri, Abbattista si dimette e spara a zero: "AIA stuprata da mestieranti della poltrona e del voto"

L'arbitro promosso al VAR lascia il suo ruolo all'interno dell'AIA con una comunicazione durissima indirizzata ai colleghi e resa pubblica da "Il Corriere del Mezzogiorno"

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

Non si ferma e, anzi, accelera la vicenda che sta animando le turbolente ultime settimane della classe arbitrale italiana. L’ultima, non certo rasserenante, notizia sono le dimissioni presentate dal veterano del fischietto, Eugenio Abbattista, che meno di una settimana fa, il 2 marzo, aveva visto cadere nel silenzio dell’AIA la sua richiesta a poter parlare pubblicamente per spiegare la propria posizione dopo le rivelazioni emerse dai servizi trasmessi da Le Iene.

L’arbitro Abbattista lascia l’AIA

L’arbitro VAR Eugenio Abbattista ha deciso di rassegnare le sue dimissioni. Arriva, in un cielo già carico di nuvole minacciose, l’ennesimo scossone del mondo arbitrale italiano. Come riportato dal Corriere del Mezzoggiorno, il 41enne fischietto di Molfetta promosso VAR Pro dopo la fine della lunga carriera in campo, avrebbe preso la decisione di abbandonare il proprio ruolo all’interno dell’AIA spinto anche dai servizi della trasmissione TV, Le Iene.

“La scelta più sensata che potessi fare”

Nella comunicazione, affidata a un corposo messaggio inviato alla federazione e ai colleghi, il direttore di gara con alle spalle ben undici stagioni come arbitro CAN, non nasconde le motivazioni dell’addio: “Scendere da un treno in corsa è rischioso. Scendere da un treno impantanato nel puzzo del pregiudizio, del vittimismo, dell’ingrata non memoria storica è la scelta più sensata che potessi fare“.

Scelta per “difendere l’immagine e la famiglia”

Come si legge sul Corriere del Mezzogiorno, Abbattista prosegue spiegando: “Lo faccio come ho fatto per il terreno di gioco, ringraziando per il dono e l’opportunità. Ora la mia priorità è difendere la mia immagine professionale e manageriale, la mia famiglia e dare un insegnamento ai miei figli, che se hai la coscienza pulita sei sempre libero delle tue azioni e deliberazioni”.

Le richiesta di Abbattista inascoltata dall’AIA

La scelta arriva dopo i servizi mandati in onda da Le Iene sui presunti voti truccati che aveva visto lo stesso Abbattista “salvato” qualche anno fa con votazioni mirate per non farlo retrocedere di categoria. Appena cinque giorni fa, l’0rmai ex arbitro aveva chiesto di poter intervenire pubblicamente per spiegare la propria posizione. Una richiesta che l’AIA ha, di fatto, lasciato cadere nel vuoto, respinta con responso negativo al mittente.

“AIA stuprata da mestieranti della poltrona e del voto”

Nel messaggio di dimissioni, Abbattista avrebbe, infine, aggiunto: “Non è una protesta la mia, tutt’altro. È una necessità esclusivamente personale e di amor proprio. Con le mie dimissioni dall’AIA appena rassegnate, ahimè nell’associazione attuale stuprata da mestieranti della poltrona e del voto servono quelle per essere veramente liberi di essere se stessi ed esprimersi. Non avrò bisogno di felpa e cappuccio e faccia annerita per parlare come ha pensato di fare qualcun altro”, chiaro e inequivocabile rimando ai servizi de Le Iene. Il terremoto nella classe arbitrale accelera.

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