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Caos ginnastica ritmica: due CT iscritte nel registro degli indagati

L'ANSA riporta l'iscrizione nel registro degli indagati, da parte della Procura di Monza, di Emanuela Maccarani (CT) e di Olga Tishina, la sua assistente. Il caso rigurda gli abusi nella scuola di Desio.

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Nella giornata di oggi sono emerse ulteriori novità riguardo lo scandalo che sta coinvolgendo la ginnastica ritmica italiana, e nello specifico l’Accademia Internazionale di Ginnastica Ritmica di Desio (Monza).

Come riporta l’ANSA, nell’ambito delle indagini, sono state iscritte nel registro degli indagati due ex CT della scuola, accusate di abusi fisici e psicologici in seguito alla denuncia di molte ex atlete della scuola. Il caso è esploso a fine ottobre.

Indagate Emanuela Maccarani e Olga Tishina

A riportare la notizia oggi è stata l’ANSA. Emanuela Maccarani è la direttrice tecnica dell’Accademia internazionale di ginnastica ritmica di Desio, mentre Olga Tishina è la sua assistente. Entrambe sono state iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Monza. L’iscrizione nel registro è stata formalizzata dal Procuratore della Repubblica Claudio Gittardi.

Al momento sospesa dalla federazione in attesa della conclusione delle indagini, la Maccarani, riporta sempre l’ANSA, avrebbe mandato alcuni messaggi su Whatsapp ai propri colleghi e collaboratori per difendere la propria posizione subito dopo che vennero pubblicate a mezzo stampa le prime denunce delle atlete, molte delle quali al tempo minorenni.

Le testimonianze delle atlete: vessazioni fisiche e abusi psicologici

Lo scandalo è esploso davanti al grande pubblico verso la fine di ottobre, in seguito alla denuncia di alcune ex atlete, alcune delle quali minorenni al tempo dei fatti. Le ragazze avrebbero raccontato alla Procura tutta una serie di fatti e di violenze fisiche e psicologiche messe in atto dalla scuola di Desio.

In particolare, veniva denunciato un assurdo, insistente e vessatorio controllo del peso e dell’alimentazione, che spesso sfociava anche in umiliazioni verbali e pubbliche davanti a tutte le compagne.

Citando direttamente l’ANSA, le ragazze avrebbero descritto in Procura: “nel dettaglio il contesto nel quale gli abusi si sarebbero verificati, in particolar modo umiliazioni per il loro aspetto fisico e un controllo esasperato del peso, la durata e reiterazione nel tempo abusi e chi li commetteva. Hanno parlato di un sistema di rigide regole legate all’attività sportiva agonistica, di rilievo nazionale e internazionale”.

La denuncia di Change the Game

Nella giornata del 20 dicembre 2022, SkyTG 24 aveva parlato di come l’associazione Change the Game (organizzazione di volontariato impegnata a proteggere atlete e atleti da violenze e abusi sessuali, emotivi e fisici) avesse presentato nella sede della Stampa Estera a Roma un maxi dossier che contiene le denunce di 194 ragazze arrivate da metà ottobre sui presunti abusi nel mondo della ginnastica ritmica.

Le denunce riguarderebbero, si legge nel dossier, 15 regioni italiane e ragazze (anche bambine) tra gli 8 e i 22 anni. Sempre SkyTG 24 parlava, riferendosi al contenuto del dossier, di “maltrattamenti, body shaming, privazioni alimentari, discriminazioni, percosse, allenamenti di sei ore per atlete piccolissime, spesso anche isolate dalle coetanee e dal sistema scolastico. Accuse anche ai genitori che in diversi casi non hanno denunciato pur sapendo la situazione, nella speranza di avere una figlia proiettata verso il successo”.

Il dossier era stato presentato nel corso di una conferenza stampa dal titolo “Ali Spezzate – il caso delle ginnaste italiane”.

Caos ginnastica ritmica: due CT iscritte nel registro degli indagati Fonte: Getty Images

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