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Caos serie B e serie C, pioggia di ricorsi. Rischiano di slittare i campionati: le date decisive

Il calcio italiano in mano alla Giustizia Sportiva. C'è incertezza sull'inizio dei campionati, con tanti club la cui posizione è ancora sub iudice

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

La voglia di calcio non si affievolisce sotto l’ombrellone ma almeno per quel che riguarda i campionati di Serie B e serie C c’è più di un dubbio sull’effettivo rispetto dei calendari. L’inizio della stagione dei due tornei potrebbe infatti slittare dato il momento di difficoltà che sta vivendo la Giustizia Sportiva tra società penalizzate, retrocesse e sanzionate. C’è la necessità di chiudere il discorso quanto prima, ma i tempi non sono chiari.

Da Reggina a Perugia passando per Siena: tanti casi da risolvere

Siamo stati per mesi alla presa con la vicenda Juventus ma in Italia sono numerose le società finite nel mirino della Giustizia Sportiva. Proprio per questo la FIGC sta ipotizzando uno slittamento dei campionati di B e di C anche per concedere il tempo di indagare e fare chiarezza per i club che sono in questo momento a rischio penalizzazione.

In cadetteria il caso più importante riguarda senza ombra di dubbio la Reggina che non sa ancora a quale campionato potrà prendere, tra sentenze già emesse e ricorsi. Ci sono poi Perugia e Siena che potrebbero tenere sotto scacco due tornei distinti e separati qualora andassero avanti con tutti i gradi di giudizio. Si arriverebbe a quel punto a fine agosto col pronunciamento del Consiglio dello Stato.

Gravina apre al rinvio, il Brescia spera nel ripescaggio

Sul tema si è espresso anche il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. “A questo punto lo slittamento dell’inizio del campionato di Serie B è un’ipotesi concreta” le parole del numero uno del calcio italiano visibilmente preoccupato per la situazione. Per quanto riguarda la categoria cadetta il campionato dovrebbe cominciare tra il 18 e il 20 agosto con calendario svelato l’11 luglio a Como ma che dovrebbe vedere una X tra le partecipanti.

Ci sarà il Lecco, finito nell’occhio del ciclone nei giorni scorsi, ma non la Reggina almeno ad oggi. Al posto dei calabresi chi spera è il Brescia, retrocesso sul campo ma per il quale non è ancora detta l’ultima parola dati i tanti misteri da risolvere. Le Rondinelle, dopo il play-out perso contro il Cosenza, sono primi alla voce possibili ripescate. Ma una decisione in merito non verrà presa prima del 28 luglio, quando si riunirà il Consiglio Federale.

“Il format non cambierà” dice Belata. Tempi lunghi anche per la C

Chi predica calma è il presidente della Lega Serie B Mauro Belata: “Il format a 20 squadre per la Serie B non cambierà“. Stesso pensiero anche di Gravina che ha anche aggiunto: “Il 28 luglio prenderemo in esame le richieste di riammissioni, grazie alla nuova norma entro 30 giorni da quella data avremo finito tutti i gradi di giudizio e siamo disposti ad aspettarli per non perdere credibilità“.

Ciò significa che la FIGC è disposta ad aspettare tutti i tempi della giustizia sportiva, anche fino a fine agosto. In maniera tale da non dover rivedere tutto in corso d’opera. Dietro il Brescia, c’è anche il Perugia che attende speranzoso. In Serie C, invece, è il caso Siena a tenere banco mentre il Pordenone ha già rinunciato, rimpiazzato dal Mantova. Con l’Atalanta U23 pronta ad aggiungersi in caso di possibilità. Tempi lunghi anche qui.

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