La Juve ancora nel mirino. La società bianconera è quella più chiacchierata nelle ultime settimane. La decisione di continuare a insistere nel progetto Super Lega anche dopo le recenti sanzioni della Uefa e quelle minacciate per le tre squadre dissidenti continuano a dividere i tifosi. Ma ancora una volta a far discutere è anche la narrativa intorno alla formazione bianconera.
Questione stipendi
La Gazzetta dello Sport rivela la capacità della Juve di aver tagliato gli stipendi con un trafiletto nel quale si legge: “La Juve a marzo 2020 trovò un accordo con i suoi calciatori, prima squadra in Italia a farlo, per la riduzione dei compensi”.
Ziliani all’attacco
A rappresentare ancora una volta la voce anti-bianconera ci pensa il giornalista Paolo Ziliani che sul suo account Twitter contesta il senso della notizia: “Non è vero. L’accordo sulle 4 mensilità era questo: 2,5 da pagare nell’esercizio successivo (20-21) e 1,5 solo in caso di regolare conclusione della stagione, cosa che avvenne. Quindi i giocatori non persero un euro e la Juventus semplicemente appesantì il suo bilancio di oggi”.
La reazione dei social
I movimenti di bilancio sono diventati il nuovo territorio di scontro dei tifosi. Con l’Inter nell’occhio del ciclone, anche i conti della Juve non sembrano così trasparenti: “Non hanno ridotto assolutamente niente – commenta Alessandro – Hanno spalmato in esercizi successivi, senza neanche accordarsi con l’associazione calciatori, che stava predisponendo un protocollo in tal senso”.
Sono in tanti quelli che mettono la Juve nel mirino per i suoi comportamenti: “Ormai si comportano sempre così, plusvalenze gonfiate e frottole”. E ancora: “Ricordo che la fanfara prezzolata disse: anche in questo la Juve fa da apripista ed è all’avanguardia”.