Retroscena sul caso Var di Spal-Fiorentina che ha infiammato la domenica di serie A. Per la prima volta nella storia del calcio italiano la tecnologia ha annullato il gol a una squadra per concedere temporaneamente un calcio di rigore all’altra. Un fatto che non è totalmente inedito a livello europeo: nell’agosto del 2017 successe lo stesso durante la Supercoppa olandese tra Feyenoord e Vitesse. La Var in quel caso annullò il gol del raddoppio del Feyenoord e concesse il penalty del pareggio al Vitesse.
Al Mazza dopo la decisione di Pairetto l’atmosfera è diventata subito incandescente, i padroni di casa dopo aver tenuto bene il campo per più di un’ora sono crollati subendo altre due reti. Dopo la partita il presidente dei ferraresi Walter Mattioli si è scagliato duramente contro la Var ma soprattutto contro l’attaccante dei viola Federico Chiesa, reo a suo dire di essersi guadagnato furbescamente il penalty. “Ho guardato l’episodio attentamente, se devi fermare un azione da gol per un fallo del genere mi scappa da ridere. Chiesa possiede la dote di inventare falli di rigore, è una persona poco seria. Non era un netto fallo di rigore”.
Ma a smentirlo ci ha pensato un difensore della Spal, Felipe, che ha ammesso nel dopo gara il fallo su Chiesa che ha poi portato al rigore per la Fiorentina dopo la revisione della Var. Il retroscena è raccontato dalla Gazzetta dello Sport: “Ho commesso fallo su Chiesa”, avrebbe ammesso il difensore degli estensi davanti ai suoi compagni all’interno dello spogliatoio, scagionando di fatto la stellina della Fiorentina e della Nazionale.
Alle parole di Mattioli aveva replicato duramente Antognoni: “Mi sembra un appellativo grave perché si crea un’etichetta che poi va avanti negli anni. Io non mi permetterei mai di accusare un giocatore avversario e non va bene che un presidente parli di avversari che si comportano male. Almeno dagli addetti ai lavori non accettiamo critiche nei confronti di Chiesa. La fascia da capitano lo ha responsabilizzato, ha portato la squadra a una vittoria importante contro un avversario difficile. È un ragazzo a modo, non è colpa sua se è troppo veloce e non si riesce a prenderlo se non facendo fallo. Purtroppo il Var ha creato questo episodio. ma se abbiamo lo strumento, allora dobbiamo vederlo e valutarlo”.
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