Zero squadre italiane ai quarti di Champions League, come non accadeva dalla stagione 2015/2016: il bilancio del nostro calcio è ampiamente negativo e solo Milan e Roma hanno l’opportunità di tenere alta la bandiera in Europa League.
L’ultima ad alzare bandiera bianca è stata la Lazio, sconfitta anche al ritorno dell’Allianz Stadium dal Bayern Monaco: una differenza netta in termini di palleggio e velocità di manovra con i campioni del mondo in carica, rimarcata da Fabio Capello negli studi di ‘Sky Sport’. “In Europa le big hanno calciatori che corrono ad una velocità che in Italia non vediamo: da noi ci sono Lazzari e Chiesa, e poi? Il Bayern è di un altro livello, ha una velocità diversa. Alcuni di loro rientrano in difesa anche sul 6-1, noi con lo spirito che abbiamo saremmo rimasti tranquilli. La Lazio è stata messa in difficoltà dalla pressione dei tedeschi, nonostante in Serie A sia la squadra che palleggia di più: alcuni giocatori biancocelesti mi hanno impressionato negativamente, non gli ho visto fare ciò che di solito fanno in campionato”.
Una differenza enorme sul piano della velocità, sottolineata nella domanda posta a Simone Inzaghi nel post-partita. “Quando giocate in A dominate. In Italia bisognerebbe imparare a correre di più e non a cadere a terra per spezzettare il gioco. Perché non si riesce a trasmettere questa voglia ai calciatori?”.
Ma non c’è solo la Lazio nel mirino di Capello. “Nel caso dell’Atalanta il rammarico è per la gara d’andata, al ritorno il Real Madrid è stato nettamente superiore”.