“Ero nel pieno della mia carriera quando mi è stata diagnosticata l’artrite reumatoide. Avevo vinto l’Australian Open all’inizio del 2018. Inizia così l’intervista al quotidiano tedesco Bild di Caroline Wozniacki, tennista danese costretta al ritiro a causa dell’artrite reumatoide, malattia cronica autoimmune che colpisce le articolazioni.
“Doveva essere il mio anno, ma alla vigilia degli US Open ho iniziato a provare molto dolore alle articolazioni, stanchezza costante e altri sintomi che non riuscivo a spiegare – ha raccontato Wozniacki, ex numero 1 della classifica Wta -. Ho perso partite che avrei dovuto vincere facilmente”.
“Non riuscivo a sollevare le braccia, le spalle, i gomiti, le mani, avevo i piedi doloranti. Era molto difficile per me persino pettinarmi o alzarmi dal letto – ha spiegato ancora -. Un giorno non riuscivo proprio a muovere il corpo. Ho subito cercato cure mediche e quello è stato l’inizio di questa malattia”.
Fortunatamente, a Caroline Wozniacki non è mai mancato il sostegno della famiglia: “A volte mi sentivo veramente sola, ma mio marito non mi ha permesso di arrendermi. Mi ha incoraggiato a continuare a cercare una spiegazione ragionevole per i miei sintomi. Adesso mi alleno circa quattro volte a settimana. L’allenamento di forza e condizionamento fa parte del programma di allenamento che sto seguendo. Adoro fare lunghe passeggiate o correre”.
Non tornerà nel grande circuito, ma la danese non vuole arrendersi alla malattia: “So che questa sofferenza mi accompagnerà per tutta la vita – ha detto -. Ho fatto molte ricerche su questa malattia e il mio reumatologo ha sviluppato un piano a lungo termine. Mi piacerebbe essere una madre e mettere su famiglia con David. E’ il mio sogno”.