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Caso Acerbi, Ze Maria sta con Juan Jesus e rivela retroscena sul mancato passaggio al Verona: “Colpa del razzismo”  

L’ex difensore di Parma, Perugia e Inter si schiera col brasiliano del Napoli e attacca il centrale nerazzurro, poi racconta che anni fa i tifosi dell’Hellas non lo vollero per il colore della pelle 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

La mancata squalifica di Francesco Acerbi per il presunto insulto razzista a Juan Jesus continua a generare reazioni: il brasiliano ex Parma, Perugia e Inter Zé Maria si schiera col difensore del Napoli e rivela un retroscena legato al suo mancato passaggio al Verona, dovuto anni fa al razzismo di alcuni tifosi dell’Hellas.

Razzismo nel calcio: lo stupore di Zé Maria

Fa ancora discutere la mancata squalifica di Francesco Acerbi per il presunto insulto razzista rivolto a Juan Jesus durante Inter-Napoli dello scorso 17 marzo. Anche Zé Maria, brasiliano ex difensore di Parma, Perugia e Inter divenuto oggi allenatore nelle giovanili del club emiliano, si è detto stupito per la vicenda. “Mi meraviglio che succedano ancora queste cose tra colleghi e nel mondo del calcio in generale – ha dichiarato Zé Maria a Radio Kiss Kiss -. Predichiamo sempre che ci sia fratellanza anche tra noi giocatori, e poi vediamo queste cose. Siamo tutti bravi a parlare e poco bravi ad eseguire”.

Caso Acerbi, Zé Maria si schiera con Juan Jesus

Nell’intervista radiofonica Zé Maria si schiera nettamente con Juan Jesus e con il Napoli, che sul suo sito ufficiale ha ospitato la reazione del difensore brasiliano alla sentenza di assoluzione di Acerbi. “Il Napoli fa bene a reagire in questo modo e difendere Juan Jesus – le parole di Zé Maria -. Poche volte ho visto Juan arrabbiarsi, ha parlato con l’arbitro che sicuramente ha sentito e se non l’ha sentito ha sicuramente visto Acerbi che chiede scusa, ma scusa per cosa? Ad Acerbi bastava solo riferire la verità, riportare quello che aveva detto”.

Zé Maria e il passaggio al Verona saltato per il razzismo dei tifosi

Zé Maria è un addetto ai lavori particolarmente sensibile al tema del razzismo nel mondo del calcio. Anche perché anch’egli ha vissuto sulla sua pelle l’amarezza della discriminazione razziale. “A me è successo che qualche tifoseria non mi ha voluto per il colore della mia pelle – ha rivelato l’ex giocatore – . Quando dovevo andare al Verona e uscì la voce sui giornali, il mio procuratore era Pastorello e mi avvisò della reazione dei tifosi dell’Hellas contro di me. A quel punto non mi è interessato più andare lì”.

Per Zé Maria l’unica soluzione efficace per combattere il razzismo è reagire in campo. “Quando è venuto fuori il caso Maignan, ho incontrato Thuram e altri personaggi del calcio che sono stati vittime di razzismo e abbiamo concordato che nel periodo in cui giocavamo noi non abbiamo avuto il coraggio di denunciare – ha concluso l’allenatore brasiliano -. Dovevamo avere la forza di uscire dal campo, magari provando ad avere anche l’appoggio dei nostri avversari. Avremmo dato un segnale molto importante”.

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