Il caso DโOnofrio non accenna a sgonfiarsi. Mentre il calcio italiano ha chiuso per ferie fino a inizio 2023, con la malinconica sconfitta dellโItalia nellโamichevole contro lโAustria ad amplificare i rimpianti per la mancata presenza degli Azzurri a Qatar 2022, il mondo arbitrale รจ sempre piรน nella bufera per le conseguenze dellโarresto dellโex capo della procura dellโAia, Rosario DโOnofrio, accusato di traffico internazionale di stupefacenti.
- Arbitri nella bufera, la Figc vuole vederci chiaro: cosa puรฒ succedere
- Caos Aia, Trentalange si scaglia contro Nicchi: "La promozione di D'Onofrio รจ opera tua"
- Aia, l'appello di Trentalange agli associati e il no alle dimissioni
Arbitri nella bufera, la Figc vuole vederci chiaro: cosa puรฒ succedere
Mentre infatti il designatore della Can A-B, Gianluca Rocchi, sta provando a tenere fuori dalla bufera il proprio gruppo, che continuerร a lavorare nelle prossime settimane per il campionato di Serie B, e lo stesso tentativo รจ quello di Maurizio Ciampi, designatore della Can C, la decisione della Figc di trasferire dโurgenza la giustizia sportiva arbitrale allโinterno delle proprie competenze, facendo di fatto decadere lโorgano presieduto fino a qualche giorni fa dallo stesso DโOnofrio, potrebbe non essere lโultimo provvedimento assunto dai vertici del calcio italiano, a parte il commissariamento della sezione arbitrale di Cinisello Balsamo, decisa dal presidente dellโAia Alfredo Trentalange.
Il Consiglio Federale dello scorso 15 novembre non ha comunque almeno per il momento prodotto altri scossoni. Anzi, sembra escluso che il materiale a disposizione della procura Figc, che ha giร chiesto e ottenuto gli atti della vicenda alla Procura di Milano che sta indagando, sia sufficiente per lโapertura di unโindagine sportiva.
Esclusa per il momento anche lโipotesi del commissariamento della stessa Aia, che ha fornito alla Figc la ricostruzione dei fatti riguardo la procedura della nomina di DโOnofrio, ribadendo lโimpossibilitร di un controllo diretto sul curriculum e sui precedenti dellโex procuratore con la giustizia.
Caos Aia, Trentalange si scaglia contro Nicchi: โLa promozione di DโOnofrio รจ opera tuaโ
A buttare benzina sul fuoco ha poi pensato Marcello Nicchi. Lโex presidente dellโAia, sconfitto da Trentalange nelle ultime elezioni, aveva tirato in ballo il proprio successore nella nomina di Rosario DโOnofrio quale componente della Commissione di Disciplina Nazionale, ma ha ricevuto una pronta e secca replica da parte dellโattuale capo degli arbitri.
In una lettera mandata al proprio ex collega (i due sono stati arbitri di Serie A e internazionali durante gli anni โ80 e โ90), Nicchi รจ stato duro nei confronti di Trentalange, tirando in ballo eventuali responsabilitร dellโex fischietto torinese sulla scelta di DโOnofrio e sullโescalation che lโex capo della Procura ha avuto nel mondo arbitrale, dal momento che la promozione รจ avvenuta nel 2021, quando le presunte attivitร illecite di DโOnofrio erano giร note, anche se a quanto pare non alla sfera arbitrale:
โSenza alcun intento polemico ma con lo stesso spirito con il quale mi solleciti un dovere di trasparenza verso gli associati โ ha scritto Nicchi โ mi duole rammentarTi che, anche ai sensi del Regolamento AIA allโepoca vigente, la competenza di ogni proposta di nomina al Comitato Nazionale per il ruolo in argomento era prerogativa esclusiva del Presidente dellโAIA. Apprendo, invece, solo oggi che avresti proposto al CN il sig. Rosario DโOnofrio per la nomina in Commissione di Disciplina Nazionale nel marzo del 2009, nonostante fossi consapevole che lo stesso non avesse svolto, a Tuo dire, โpregresse particolari attivitร โ.
Nicchi ha rincarato la dose, accusando Trentalange di aver fatto proseguire la carriera di DโOnofrio nonostante un curriculum โnon qualificanteโ: โNonostante ciรฒ, hai comunque ritenuto di proporlo per una nomina in un ruolo di rilievo nazionale non solo nel 2009, ma hai successivamente reiterato tale proposta di nomina nella medesima funzione anche quando, per effetto di modifiche regolamentari, il Responsabile del Settore Tecnico non godeva piรน del diritto di voto in Comitato Nazionale, consentendo cosรฌ al sig. Rosario DโOnofrio una permanenza di 12 anni nei ruoli di una Commissione associativa giudicante, circostanza che gli ha permesso di veder convalidata la credibilitร di un curriculum per funzioni associative pluriennali svolte nellโambito della giustizia domesticaโ.
Conciliante, almeno in parte, la conclusione: โIn questi momenti cosรฌ difficili per la nostra Associazione, come tu stesso affermi di esserne ben consapevole, da un Dirigente Benemerito mi sarei aspettato non precisazioni per addossare responsabilitร , ma semmai proposte per evitare in futuro ciรฒ che in passato ha indotto in errore anche quel gruppo dirigente che, unitamente a Te, ha sottoscritto la Tua missiva e che approfitto per salutareโ.
Aia, lโappello di Trentalange agli associati e il no alle dimissioni
DโOnofrio era entrato nellโAia nel 2013, proprio durante lโera Nicchi, ma con il โsempliceโ ruolo di componente della commissione disciplinare. Da qui il risentimento di Nicchi, che nel febbraio 2021 perse le elezioni presidenziali dellโAia (lโex arbitro aretino si era candidato per un quarto mandato) a favore di Trentalange.
Peraltro il Consiglio Federale del 15 novembre era stato preceduto da un accorato, ma tormentato, monologo dello stesso Trentalange, che aveva convocato gli associati via mail per una riunione dโurgenza su Zoom, divenuta un lungo monologo del Presidente impostato sulla necessitร di resistere compatti.
Trentalange รจ deciso a non presentare le dimissioni, supportato in tal senso dal vice-presidente Duccio Baglioni. Una scelta che non avrebbe convinto lโintera base di unโassociazione ferita e lacerata e alle prese col momento piรน difficile della propria storia recente.