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Caso Inter-ultrà, Abodi irritato per le squalifiche troppo leggere a Calhanoglu e Inzaghi: le parole di condanna

Il Ministro dello Sport insoddisfatto dalle sanzioni comminate dalla giustizia sportiva ai due tesserati nerazzurri: “Serviva atteggiamento più fermo”

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Una pena troppo leggera: questo, in sostanza, il parere del Ministro dello Sport Andrea Abodi sulla squalifica di una giornata inflitta dalla giustizia sportiva ad Hakan Calhanoglu e Simone Inzaghi per il caso dei rapporti tra i due tesserati dell’Inter e gli ultrà nerazzurri coinvolti in varie attività illecite, finite sotto la lente d’ingrandimento della magistratura. “Serviva atteggiamento più fermo e meno conciliante”, ha dichiarato Abodi.

Caso Inter-ultrà, Abodi insoddisfatto delle sanzioni Figc

Andrea Abodi si sarebbe aspettato una sanzione più dura da parte della giustizia sportiva nei confronti dei tesserati della Figc accusati di aver violato il divieto di intrattenere rapporti con le tifoserie organizzate. Il Ministro dello Sport ne ha parlato oggi, nel corso degli Stati Generali dello Sport organizzati da Forza Italia: una critica, la sua, alle sanzioni comminate a Inter e Milan e alle squalifiche troppo leggere ottenute da Hakan Calhanoglu e Simone Inzaghi, tesserati nerazzurri fermati per una sola giornata – scontata sabato contro il Verona – in seguito al patteggiamento concesso dalla Procura Figc guidata da Giuseppe Chinè.

Caso Inter-ultrà, le parole di Abodi

“Nulla è stato fatto al di fuori delle norme”, la premessa di Abodi, che ha voluto sottolineare come il patteggiamento fosse uno strumento a disposizione della giustizia sportiva. “Tuttavia ci sono valutazioni che riguardano l’opportunità tenendo conto della gravità del tema”, ha poi dichiarato aggiunto il Ministro. Secondo Abodi, insomma, servivano sanzioni più severe nei confronti di chi ha tenuto contatti con gli ultrà: “Sarei dell’idea che serve un atteggiamento più fermo e meno conciliante”, la bacchettata del Ministro alla giustizia della Figc.

Caso Inter-ultrà: le sanzioni dopo il patteggiamento

Grazie al patteggiamento, Calhanoglu e Inzaghi sono stati squalificati per una sola giornata e multati rispettivamente per 30mila e 15mila euro. Anche l‘ex capitano e oggi dirigente Javier Zanetti è stato multato (14.500 euro), così come le società di Inter (70mila euro) e Milan (30mila euro), mentre 30 giorni di inibizione ciascuno sono stati comminati al responsabile della sicurezza dell’Inter Claudio Sala, al responsabile dei rapporti con i tifosi dell’Inter Massimiliano Silva e a quello del Milan Fabio Pansa. Tutti eviteranno il processo sportivo, a cui invece si sottoporrà Davide Calabria, ex giocatore Milan ora al Bologna che ha scelto di non patteggiare.

Rapporto Inter-ultrà: il ruolo di Calhanoglu e Inzaghi

A far emergere le condotte illecite dei due club milanesi è stata l’indagine condotta dalla Procura di Milano. Dagli atti condivisi con la Procura Figc sono emersi gli incontri di Calhanoglu con i capi della curva Nord interista, mentre Inzaghi era stato interpellato dai gruppi organizzati di fede nerazzurra per fare da tramite con la società al fine di riuscire a ottenere i biglietti per la finale di Champions League del 2023 contro il Manchester City, da immettere poi nel circuito del bagarinaggio.

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