L’ennesimo caso di razzismo nel calcio ha colpito, questa volta, Samuel Umtiti. Il difensore del Lecce è stato bersagliato da insulti razzisti da parte di alcuni tifosi della Lazio (al pari del compagno Lameck Banda). Gianni Infantino, presidente della FIFA, ha preso subito posizione.
- Umtiti e Banda vittime di cori razzisti in Lecce-Lazio
- Cori razzisti, la dura presa di posizione di Infantino
- La bella risposta di Umtiti a chi l'ha ricoperto di insulti
Umtiti e Banda vittime di cori razzisti in Lecce-Lazio
Durante la partita Lecce-Lazio, Samuel Umtiti e Lameck Banda, giocatori giallorossi di colore, sono stati vittime di beceri cori razzisti da parte di alcuni tifosi della Lazio presenti allo stadio Via del Mare.
Il difensore camerunense, naturalizzato francese, è uscito dal campo in lacrime. Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, nel post match, ha raccontato un retroscena: “Quando l’arbitro ha interrotto il gioco, in attesa che lo speaker sollecitasse la fine dei cori razzisti, Umtiti ha chiesto che la partita riprendesse, perché voleva rispondere sul campo agli insulti ricevuti. Ha reagito come un vero campione”. Anche il tecnico del Lecce Marco Baroni si è schierato dalla parte dei suoi giocatori.
Cori razzisti, la dura presa di posizione di Infantino
Se Samuel Umtiti ha reagito sul campo, Gianni Infantino, numero uno della FIFA, l’ha fatto via social network con una dura presa di posizione nei confronti dei tifosi biancocelesti rei di aver insultato, più volte, i giocatori di colore in forza al Lecce.
“Solidarietà per Samuel Umtiti e Lameck Banda. Gridiamolo forte e chiaro, no al razzismo. Che la maggior parte dei tifosi, che sono brave persone, possano alzarsi e zittire una volta per tutte i razzisti”, il post dello stesso Gianni Infantino.
La bella risposta di Umtiti a chi l’ha ricoperto di insulti
Samuel Umtiti è in prestito al Lecce via Barcellona. Nel Salento punta a ritrovarsi e ci sta riuscendo, come dimostrato nell’ultima gara proprio con la Lazio. Al messaggio di Gianni Infantino, il difensore giallorosso ha risposto con una story.
“Il calcio è piacere e gioia, il resto non conta nulla”, il suo motto, quello di un campione vero, dentro e fuori dal campo. Da capire se il caso avrà altri tipi di conseguenze. Il mondo del calcio (e non solo) non può assolutamente tollerare altri episodi a sfondo razzista.