Il Giudice sportivo ha reso note le decisioni relative alla trentaquattresima giornata di campionato. Occhi puntanti, ovviamente, sul caso Vlahovic, con i cori di stampo razzista indirizzati dai tifosi dell’Atalanta all’attaccante della Juventus a essere puniti con la chiusura della Curva nerazzurra. Per la Dea anche una multa. Ammonizione, invece, confermata per il serbo dopo l’esultanza polemica rivolta ai tifosi rivali.
- Caso Vlahovic, chiusa la Curva dell'Atalanta
- Giudice sportivo, Atalanta multata
- Giudice sportivo, niente revoca dell'ammonizione a Vlahovic
- Caso Vlahovic, perché Gravina non dovrebbe intervenire
- Caso Vlahovic, la decisione del Giudice sportivo scatena i tifosi
Caso Vlahovic, chiusa la Curva dell’Atalanta
Curva dell’Atalanta chiusa per un turno, multa di 10mila euro alla Dea e conferma dell’ammonizione a Vlahovic. Queste le decisioni del Giudice sportivo della Serie A, Gerardo Mastrandrea, dopo i fatti del Gewiss Stadium con i tifosi nerazzurri a rivolgere pesanti insulti razzisti all’attaccante bianconero. “Cori beceri e insultanti di discriminazione razziale nei confronti del calciatore della Soc. Juventus Dusan Vlahovic”, si legge nel documento reso pubblico dal giudice sportivo, che ha disposto “l’obbligo di disputare una gara con il settore denominato “Curva Nord Pisani” privo di spettatori“.
Giudice sportivo, Atalanta multata
Una decisione che, con buona pace dell’allenatore dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, conferma lo stampo razzista dei cori rivolti, come si legge sul documento ufficiale da “l’80% dei circa 9.000” tifosi presenti nel settore più caldo del tifo orobico. Oltre alla chiusura della Curva, alla società bergamasca è stata comminata un’ammenda “di € 10.000,00 […] per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato nel recinto e sul terreno di giuoco oggetti di varia natura, anche di natura contundente, […] e, per avere inoltre […] intonato un coro offensivo nei confronti dell’Arbitro“.
Giudice sportivo, niente revoca dell’ammonizione a Vlahovic
Niente revoca, invece, dell’ammonizione a Dusan Vlahovic per l’esultanza polemica dopo la rete del 2-0. Le cose potrebbero cambiare, ma resta difficile che si ripeta quanto visto con Romelu Lukaku, in occasione dell’andata delle semifinali di Coppa Italia Juventus-Inter. Le differenze tra i due casi, infatti, non mancano, a partire dal fatto che il giallo con la Dea non porta a una squalifica immediata del serbo bianconero.
Caso Vlahovic, perché Gravina non dovrebbe intervenire
Con il belga dell’Inter, infatti, l’intervento del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, fu dettato da tempistiche strettissime per togliere una squalifica che avrebbe privato i nerazzurri di un’arma importante in vista del ritorno. Per questo motivo, nonostante la vicinanza, la dinamica similare dei fatti e il polverone sollevato dalla decisione su Big Rom, Gravina non dovrebbe intervenire per ribaltare la decisione presa dall’arbitro Doveri sul campo e dal Giudice sportivo nei suoi uffici.
Caso Vlahovic, la decisione del Giudice sportivo scatena i tifosi
Sui social, i tifosi della Juventus, ma non solo, non mancano di commentare e criticare la decisione del Giudice sportivo. Qualcuno scrive: “Allucinante come questa cosa non serva a nulla nella lotta al razzismo. Tenete aperte le curve, lasciate fuori le bestie” e un altro tifoso commenta: “Voglio i Daspo. Come hanno fatto alla Juventus! Troppo facile chiudere la curva”, “Godo, ma gli è andata pure troppo bene…”, “Servono provvedimenti personali non tutta la curva”. Tante, poi, i Tweet rivolti a Gasperini: “Ma come Gasperini aveva detto fossero insulti individuali”, “Non ditelo a Gasperini”, “A Gasperini invece premio per la pace nel mondo”.