Antonio Cassano non conosce mezze misure, il che rappresenta al tempo stesso un pregio ed un difetto, a seconda però dei punti di vista. Emblema del nostro tempo in cui a volte l’imprudenza viene scambiata per genuinità e trasparenza, il talento barese anche da ex calciatore non ha perso nulla di quell’indole caciarona e prorompente che lo contraddistingueva in attività, con dichiarazioni apodittiche ma a volte un po’ troppo avventate.
- Le parole di qualche giorno di Cassano: "Non sa giocare a calcio"
- I record su record di Haaland
- Social scatenato contro Cassano
- Cassano ancora una volta sotto il tiro delle critiche
Le parole di qualche giorno di Cassano: “Non sa giocare a calcio”
Il fantasista è tornato al centro delle critiche e delle discussioni dell’opinione pubblica del web per delle esternazioni su Erling Haaland, fatte la scorsa settimana durante il podcast de Il Muschio Selvaggio.
Davanti ai conduttori Fedez e Luis Sal, Cassano ha così sentenziato sull’attaccante norvegese: “Haaland è un Bobo Vieri misto ad Adriano. Se però ci fate caso, non sa giocare a calcio come Benzema o Lewandowski. È un grandissimo goleador, certamente, ma non sa giocare a calcio. Anche Inzaghi non sapeva giocare a calcio, giocava alla carlona. Giocava con dei fenomeni che gli mettevano la palla nel mezzo e lui segnava di stinco, di testa, di braccio, vai a vedere i suoi gol. Pippo numero uno? Di cosa non si sa…”.
I record su record di Haaland
Due bordate a dei rispettivi intoccabili del calcio, ma concentriamoci su Haaland. Passano pochi giorni, e la punta del Manchester City travolge nel derby lo United ed altri record: tripletta nel 6-3 della vittoria della squadra di Guardiola e pure un assist, con statistiche che si aggiornano con dati sempre più strabilianti per il norvegese classe 2000.
Già perché il talento totale sta viaggiando a ritmi ipersonici, con 14 reti segnate su 8 partite in questo scorcio iniziale di Premier League: per capirci, per arrivare ad un record simile nel campionato inglese bisogna andare alla stagione 2017/2018, con Mohamed Salah che con il Liverpool arrivò anch’egli a 14 reti, ma in 18 match. Inoltre Haaland è entrato nella storia della Premier League per essere stato il primo a segnare in casa tre triplette di fila (prima del Manchester United, ci sono stati i tre gol contro il Notthingam Forest ed il Crystal Palace).
Record su record, e la stagione è ancora lunga. Ma dicevamo di Cassano. I trionfi di Haaland hanno fatto ricordare al web, che notoriamente ha la memoria lunga (sui social non viene concesso il privilegio della damnatio memoriae), le sue parole di fuoco contro il norvegese. Ed ovviamente all’ex calciatore è stato presentato il conto.
Social scatenato contro Cassano
Twitta feroce Giuseppe: “Nel frattempo Haaland ha già segnato 14 gol in 8 partite di Premier. Proiezione su 38 gare: 67 gol. Meno male come dice il butterato di Bari vecchia che non sa giocare a calcio, altrimenti immaginate quanti ne faceva”. Non meno critico JollyRoger80, che spiega: “Ho letto che se Haaland si ritirasse ora, cioè a 22 anni, il suo total score supera già quello di Cassano per 41 reti. Il barese è l’esempio lampante di come in Italia sopravvalutiamo la gente e gli diamo credito ovunque”.
C’è poi chi ricorda altre parole di Cassano su Haaland, non meno scettiche, in cui riteneva che il ragazzo sarebbe stato “un buco nell’acqua” perché “nell’idea di Pep non c’entra niente”. A tal proposito, Andrea Tiberio commenta: “‘Haaland è inadeguato per il gioco di Guardiola’. 16 goal in 11 partite. Meno male che è inadeguato, altrimenti immaginate quanti ne faceva”. E Renzo Ravotti, sarcastico: “Non sa giocare a calcio e non può integrarsi nei moduli di Guardiola. Se metteranno uno che sa giocare e si integrerà farà 150 gol a campionato”. Infine, l’ironia di Keine Chance (“Cassano se mi dai 3 numeri al lotto mi gioco gli altri 97”).
Cassano ancora una volta sotto il tiro delle critiche
Ovviamente ci sono stati commenti più scurrili ed offensivi, che non riportiamo e dai quali ci dissociamo. Però certamente Cassano ha messo un piede in fallo anche questa volta. Un conto è muovere delle critiche circostanziate ad Haaland come ha fatto Guardiola, che dopo il sontuoso derby ha comunque affermato al riguardo del proprio talento: “Voglio che tocchi di più la palla, sia più coinvolto nel gioco e partecipi di più a questo tipo di situazioni”; un altro è insinuare che non sappia proprio giocare a calcio. E tutto questo mentre il polverone sulle recenti dichiarazioni di piombo sul Napoli proferite dal fantasista barese ancora non si è posato, e con ex giocatori partenopei e tifosi che non hanno certo deposto l’ascia di guerra. Per non parlare poi delle critiche al vetriolo contro Gabriel Batistuta. Cassano, ascolta noi, accetta il consiglio scherzoso (più o meno): assumi un portavoce.