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Ceccon boccia ancora il villaggio olimpico e risponde a Phelps, poi lancia la sfida alla leggenda del nuoto

Rientrato in Italia, il campione dei 100 metri dorso racconta i problemi accusati durante la permanenza a Parigi 2024 e la chiacchierata avuta con l’olimpionico statunitense 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Il caldo, le difficoltà nel dormire, la qualità del cibo: rientrato in Italia, Thomas Ceccon ha raccontato tutte le difficoltà incontrate nel villaggio olimpico a Parigi 2024, rispondendo con una battuta lievemente polemica alla leggenda del nuoto Michael Phelps. L’italiano ha spiegato di averlo anche incontrato di aver lanciato una sfida in vista di Los Angeles 2028.

Parigi 2024, Ceccon e le difficoltà del villaggio olimpico

Rientrato in Italia dopo l’oro ottenuto nei 100 metri dorso, Thomas Ceccon è tornato a parlare delle difficoltà incontrate al villaggio olimpico di Parigi 2024. A Repubblica, il 23enne nuotatore ha raccontato perché ha deciso di addormentarsi nel parco del villaggio, ai piedi di una panchina, in un momento immortalato in una foto che ha fatto il giro del mondo.

“Vorrei spiegare, perché ci hanno ricamato in troppi – le parole di Ceccon -. La staffetta 4×100 misti era andata male, ero arrabbiato, volevo stare solo, sono fatto così, lo dico con il massimo rispetto, volevo isolarmi. Mi ero svegliato all’alba, alle sei, ero stanco, io di pomeriggio a casa faccio sempre una siesta. Cosi mi sono sdraiato accanto alla panchina, all’aria aperta. Volevo riflettere in santa pace, non era una mica una protesta”.

La risposta di Thomas alle parole di Phelps

Quella del sonno è stata la difficoltà più complicata da affrontare per Ceccon, che nel raccontare la sua esperienza ha risposto – non senza un accenno polemico – anche a sua maestà Michael Phelps, che aveva dichiarato di non aver mai vissuto alcun problema al villaggio olimpico. “Soffro ad addormentarmi, mi aiuto con delle sostanze naturali – ha continuato Ceccon -. Però la situazione al villaggio non mi ha aiutato, non per tutti funziona nella stessa maniera. Phelps? Non credo abbia mai vissuto nelle mie condizioni”.

Ceccon ha anche commentato la scelta del nuotatore rumeno Popovici di spostarsi in albergo. “Ha fatto benissimo – le sue parole – . Sono scappati anche altri. Se potevo chiederlo anch’io? Non mi è venuto in mente. Ma avrei creato un caso. Se lo chiede Ceccon poi devi dare via libera anche agli altri”.

Sfida Ceccon-Phelps per Los Angeles 2028

Ceccon ha anche svelato di aver incontrato personalmente Phelps e di avergli parlato. Al fuoriclasse statunitense, 39 anni e 23 medaglie d’oro alle Olimpiadi, Ceccon ha anche lanciato una sfida in vista dei prossimi Giochi di Los Angeles 2028. “Con Michael Phelps abbiamo scambiato due parole, ci siamo scambiati un po’ di idee, un po’ di pensieri – ha detto il nuotatore azzurro – . Per me è stato emozionate perché è l’idolo di una vita. Per Los Angeles diceva che forse tornava perché poteva vincere i 200 misti: gli ho detto che se torna a farli, torno anche io”.

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