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Ceferin contro Real, Barçellona e Juventus: "Terrapiattisti della Superlega"

Il numero uno della UEFA annuncia maggiore indulgenza per i club inglesi ma ammette: "Tutti saranno ritenuti responsabili in qualche maniera".

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Ceferin contro Real, Barçellona e Juventus: "Terrapiattisti della Superlega" Fonte: Gettyimages

Il marasma causato dall’annuncio della nascita della Superlega da parte di dodici club europei è (per ora) passato: la quiete dopo la tempesta, anche se Aleksander Ceferin spera che non si tratti di illusoria apparenza ma di un effettivo cambio di rotta.

Intervistato dal ‘Daily Mail’, il presidente della UEFA ha ripercorso quei momenti turbolenti, ponendo l’accento sul comportamento di Andrea Agnelli.

“E’ stato molto stressante. Mi sentivo come se fossi stato messo in una lavatrice. Sabato mi sono diretto in Svizzera dal mio paese d’origine, otto ore di macchina: avevo tutto pronto per parlare delle riforme col mio discorso. Stavo persino per ringraziare Agnelli. Da quel momento ho cambiato il discorso ben quattro volte. Si stavano orchestrando cose di cui non ero a conoscenza, il ragazzo (Agnelli, ndr) mi mentiva rassicurandomi: “Non è vero, non è vero…”.Alla fine però è accaduto e devo raccontarlo”.

La reazione dei tifosi, indispettiti dall’idea che una competizione come la Superlega potesse prendere vita, ha sorpreso positivamente Ceferin, colpito anche dalla presa di posizione del governo inglese.

“Sono rimasto colpito dalla reazione dei tifosi, dell’intera comunità calcistica e, devo dire, anche della società in generale. Non ho mai visto nulla del genere. La UEFA ha fatto la sua parte, i club che erano con noi hanno fatto la loro parte. E ovviamente il governo del Regno Unito ha fatto la parte più importante. Ma di gran lunga la parte più considerevole è stata fatta dalla gente. Sono assolutamente rimasto colpito dal governo britannico: ho avuto molte conversazioni telefoniche con il Primo Ministro Johnson e il Segretario di Stato Dowden in queste 48 ore folli. Erano dalla parte giusta della storia al momento giusto. E questo è impressionante”.

Tutti i club della ‘sporca dozzina’ saranno ritenuti responsabili seppur in percentuale diversa: nota di merito per gli inglesi, i primi a tirarsi indietro. Parole dure, invece, per Real Madrid, Barcellona e Juventus.

“Vediamo. Tutti devono assumersi delle conseguenze per quello che hanno fatto e non possiamo fingere che non sia successo niente. Non puoi fare una cosa del genere e dire semplicemente: ‘Sono stato punito perché tutti mi odiano’. I problemi se li sono creati da soli. Ma per me c’è una grande differenza tra le sei società inglesi e le altre: hanno abbandonato l’idea per primi, hanno ammesso di aver commesso un errore. Devi avere una certa grandezza per dire: ‘Mi sbagliavo’. Per me esistono tre gruppi in questa situazione: le sei squadre inglesi, poi le altre tre (Atletico Madrid, Inter e Milan) e infine quelle che pensano che la terra sia piatta e sperano ancora nella Superlega. E tra queste e le altre c’è una bella differenza. Tutti, in qualche modo, saranno ritenuti responsabili”.

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