Inizia la fase decisiva della Champions League, giunta ai quarti di finale con andata e ritorno in programma nello spazio di otto giorni.
La road to Istanbul, dove si svolgerà la finale del 29 maggio, si fa quindi incandescente anche perché il sorteggio si è divertito a riproporre due delle ultime tre finali, quella dello scorso agosto tra Bayern Monaco e Psg e quella del 2018 tra Real Madrid e Liverpool.
Si comincia martedì 6 con Real Madrid-Liverpool al “Di Stefano” e Manchester City-Borussia Dortmund all’Etihad Stadium.
Il Manchester City ha perso quattro delle cinque partite giocate ai quarti di finale di Champions League sotto la guida di Pep Guardiola (alla 60ª partita da allenatore nelle fasi a eliminazione diretta della Champions League, solo Ancelotti ne conta di più a quota 62), con il City che è uscito in questa fase della competizione in tutte le ultime tre stagioni.
Gli unici due precedenti risalgono alla fase a gironi della Champions 2012-2013 e sorridono ai tedeschi: pareggio per 1-1 all’Etihad e un successo per 1-0 per il Dortmund al Signal Iduna Park.
Pericolo numero uno per il City, manco a dirlo, sarà l’attaccante del Borussia Dortmund Erling Haaland, in gol in tutte le sue ultime sei presenze in Champions League: il norvegese potrebbe diventare solo il quinto giocatore nella storia della competizione a trovare la rete in sette di fila (dopo Cristiano Ronaldo, due volte, Robert Lewandowski, Edinson Cavani e Ruud van Nistelrooy).
Questa sarà la quinta presenza per Haaland nelle fasi a eliminazione diretta di Champions League con il Borussia Dortmund: nelle prime quattro ha realizzato sei gol. Il record di reti per un un giocatore nelle prime cinque gare nella fase a eliminazione diretta della competizione è sei (Robert Lewandowski), quindi Haaland lo supererebbe segnando in questo match.
Real Madrid e Liverpool si incontreranno invece per la prima volta dalla finale del 2018 giocata a Kiev e vinta per 3-1 dagli spagnoli. In quell’occasione, i Blancos vinsero per la terza volta consecutiva il torneo, con Zinedine Zidane che divenne l’allenatore ad aver alzato più volte il trofeo assieme a Carlo Ancelotti (tre), ma l’allenatore del Liverpool Jürgen Klopp ha vinto le sue ultime cinque gare ai quarti di finale di Champions, tra cui quattro alla guida dei Reds, contro il Manchester City nel 2017/18 e il Porto nel 2019/20.
Cifra tonda per Zinedine Zidane, che tocca quota 50 partite da allenatore in Champions League. Il tecnico francese ne ha vinte 30 delle prime 49 partite: l’unico allenatore ad aver vinto di più dopo 50 panchine nella competizione è stato Jupp Heynckes (32).
Mercoledì 7 toccherà alle altre due partite. Bayern Monaco e PSG saranno di fronte per la decma volta in Champions League: bilancio di quattro vittorie del Bayern e cinque dei francesi. Sarà appena la seconda sfida nella fase a eliminazione diretta, dopo la finale della scorsa stagione, vinta per 1-0 dai tedeschi. Il Bayern conta cinque sconfitte contro il PSG, solo contro il Real Madrid (10) ha perso più gare in Champions League.
Tedeschi imbattuti nelle ultime 19 partite di Champions League (18 vittorie e un pareggio) e potrebbe diventare solo la seconda squadra nella storia della competizione a raggiungere il traguardo delle 20 partite consecutive senza sconfitta, dopo il Manchester United (25 tra il 2007 e il 2009).
L’unica precedente sfida dell’allenatore del PSG Mauricio Pochettino contro il Bayern Monaco in Champions League risale all’ottobre 2019, sconfitta 2-7 alla guida del Tottenham. Il record di gol subiti per un manager nelle prime due partite contro un avversario nella competizione è di 12: Aleksandr Yermakovich vs Shakhtar Donetsk e Brendan Rodgers vs PSG.
Infine, Porto-Chelsea. I Dragoes, che agli ottavi hanno eliminato a sorpresa la Juventus, hanno perso cinque delle otto sfide di Champions League contro i Blues (due vittorie e un pareggio): solo contro il Real Madrid ha registrato più sconfitte nella competizione (sei).
Dopo i successi in entrambe le gare contro l’Atlético Madrid agli ottavi, Thomas Tuchel potrebbe diventare solo il secondo allenatore del Chelsea a vincere le sue prime tre partite nella fase a eliminazione diretta della Champions League dopo Roberto Di Matteo nel 2011/12, stagione in cui il Chelsea ha vinto il trofeo.
Il Porto è arrivato fino ai quarti con una filosofia di gioco ben precisa, avendo registrato solo 46 sequenze su azione di almeno 10 passaggi nella Champions League in corso, almeno 50 in meno di ogni altra squadra che disputerà questi quarti di finale. In più, ha registrato un possesso palla del 37%, il più basso questa edizione, insieme al Krasnodar già eliminato.
Se dovesse giocare questa partita, Pepe con i suoi 38 anni e 40 giorni diventerà il giocatore di movimento più anziano ad aver disputato un quarto di finale di Champions League a partire da Ryan Giggs del Manchester United nell’aprile 2014 (40 anni e 123 giorni contro il Bayern Monaco).