La prima serata di Champions del 2025 regala un verdetto che attendeva solo la ratifica del caso: la Savino Del Bene Scandicci vola ai quarti di finale con una gara d’anticipo (sarebbero due, perché già prima di scendere in campo col Voluntari sapeva di chiudere in vetta al girone E) e potrà così mettere da parte per un po’ le questioni legate all’Europa, evitando soprattutto di doversi imbattere nel sempre fastidioso play-off tra le seconde e la migliore terza. Scenario che invece attenderà giocoforza Milano, che a Porto continua a mostrare lacune e blackout che ne stanno minando fortemente il cammino tanto in Italia, quanto in Europa. Anche se alla fine Egonu e compagne quel che volevano riescono a portarlo a casa.
- Scandicci punta alla testa di serie numero 1 ai quarti
- Milano a singhiozzo: entra Sylla e cambia la musica
Scandicci punta alla testa di serie numero 1 ai quarti
La prima pratica l’ha sbrigata senza troppi pensieri Scandicci, che contro le rumene del Voluntari ha mandato in archivio con una gara d’anticipo il discorso legato al primato nel girone E. Per la quinta partita consecutiva, le ragazze di Marco Gaspari hanno vinto per 3-0, legittimando una superiorità apparsa decisamente debordante sin dalle prime giornate.
Non un dettaglio di poco conto: dovesse arrivare il sesto 3-0 della serie anche nell’ultimo match contro le polacche del Bielsko-Biala, Antropova e compagne si garantirebbero la testa di serie numero 1 ai quarti di finale, e quindi (sulla carta) la possibilità di avere un tabellone più semplice fino all’eventuale finale.
A Bucarest c’è stato poco da disquisire: poco più di un’ora di gioco per archiviare una trasferta comoda come poche altre, come testimoniato anche dal computo dei parziali (25-20, 25-16, 25-16). Antropova, che pare abbia rinnovato per un’altra stagione (respinte le sirene turche), è rimasta in campo nei prime due set segnando 8 punti, commettendo invero qualche errore di troppo (appena il 29% di efficienza offensiva), con Camilla Mingardi che nel solo terzo set ha saputo fare decisamente meglio (8 punti col 54%: quando le motivazioni contano…). Otto punti anche per Britt Herbots e Linda Nwakalor, mentre Kara Bajema ha chiuso con 9 punti e Ana Carolina da Silva ha stampato la miglior prestazione di serata con 12 (di cui 3 punti a muro), uno in meno della finlandese Suvi Kokkonen, unico barlume di luce della formazione di casa.
Milano a singhiozzo: entra Sylla e cambia la musica
È toccato poi alla Numia Vero Volley Milano raccogliere il testimone di serata: contro il Porto, però, non sono state tutte rose e fiori, a dispetto del 25-13 del primo set che lasciava presagire un compito decisamente più morbido. Presentatasi in una veste piuttosto sperimentale (in campo Cazaute, Heyrman, Kurtagic, Kostantinidou, Daalderop, Egonu), la Numia ha cominciato a fare fatica nel secondo set, dove Joseph e Pinto hanno spedito ben presto la compagine portoghese avanti di 3-4 lunghezze.
Sul 20-16 la parità pareva dietro l’angolo, ma c’ha pensato Cazaute con un gran turno di servizio oltre alla solita Egonu (muro imperioso per il 21 pari) a rimettere in carreggiata le italiane. Pinto però ha comunque consegnato due set point alle lusitane, con Gaspari che sul 24-23 ha manato in campo Sylla nel giorno del suo 30esimo compleanno, che con un servizio ficcante ha messo in crisi la ricezione avversaria e favorito il muro di Heyrman che è valso la nuova parità . Al resto c’ha pensato Daalderop, firmando i due punti che hanno regalato il set a Milano (col fiatone, ma tanto basta). La partita finisce lì: 6-0 di parziale a inizio terzo set e finale in carrozza.