L’addio di Alvaro Odriozola, tornato al Real Madrid dopo il prestito dello scorso anno, ha aperto un buco sulla fascia destra della Fiorentina. Un vuoto che il club viola ha però ben capito come colmare: la dirigenza del club presieduto da Rocco Commisso ha infatti messo nel mirino il brasiliano Dodò, esterno destro classe ’98 in uscita dallo Shakthar.
Dodò, sostituto di Odriozola nella Fiorentina
Alla Fiorentina Dodò piace perché è un giocatore ancora giovane, molto tecnico e che, dopo un periodo di adattamento alla serie A, potrebbe rimpiazzare alla perfezione Odriozola sulla fascia destra della difesa di Vincenzo Italiano.
Dodò nasce a Taubaté, cittadina dello Stato di San Paolo, il 17 novembre del 1998: inizia a giocare nel club della sua città , ma viene presto notato dal Coritiba, che lo inserisce nel proprio settore giovanile e nel 2016, a soli 18 anni, lo fa esordire in prima squadra.
Dodò e il lento adattamento al calcio europeo
Dodò impiega poco a imporsi come titolare nella squadra di Curitiba, attraverso la quale compie il salto anche nelle nazionali giovanili brasiliane. Lo Shakthar, club abituato a pescare continuamente talenti dal Brasile, lo nota e nel gennaio 2018 decide di investire 2 milioni di euro per portarlo in Europa.
All’arrivo in Ucraina, però, Dodò si mostra ancora acerbo per il calcio internazionale e così lo Shakhtar lo spedisce a farsi le ossa in Portogallo, al Vitoria Guimaraes, club nel quale però non trova grande spazio, collezionando appena 11 presenze tra campionato e coppa: in un numero così esiguo di partite, Dodò riesce comunque a segnare 2 gol e servire 2 assist.
Le qualità ci sono, dunque, lo Shakhtar lo sa e nell’estate 2019 lo riporta in Ucraina. Qui Dodò inizia a trovare sempre maggiore spazio, fino a diventare titolare: da 2019 fino allo scoppio della guerra in Ucraina, Dodò gioca con la squadra di Donetsk 97 partite, firmando 5 gol e la bellezza di 17 assist, numeri davvero importanti per un difensore esterno. Con lo Shakhtar vince da protagonista campionato, Coppa e SuperCoppa d’Ucraina, inoltre gioca stabilmente in Europa: 21 le sue presenze in Champions League tra preliminari e fase a gironi, 9 quelle in Europa League.
Dodò, un piccolo Cafù per la Fiorentina
Proprio la vetrina europea accende l’interesse di vari club, la Fiorentina è però quella che si muove prima di tutti: l’affare con la Viola potrebbe essere chiuso nei prossimi giorni.
Con Dodò, la Fiorentina si assicurerebbe un classico esterno brasiliano, un tipo alla Cafù, veloce e tecnicamente molto forte, oltre che dotato di grande personalità : nella sua ultima stagione allo Shakhtar Dodò ha completato il 57% dei dribbling tentati, numero che dipinge alla perfezione la sua abilità nell’uno contro uno. Il suo difetto principale è ovviamente nel gioco aereo: Dodò è alto appena 166 cm, non è dunque adatto a un calcio difensivo o a difendere basso in area di rigore. È un terzino di possesso e d’attacco, una caratteristica che si sposerebbe alla perfezione con il calcio aggressivo di Italiano.