L’ufficialità è arrivata già nel mese scorso, a breve comincerà la carriera in Serie A dell’arbitro Marco Monaldi della sezione di Macerata. Si tratta di uno dei cinque direttori di gara promossi quest’anno dalla Can C alla Can. Ma d’altra parte questa era una notizia nell’aria fin da prima, complici le buone prestazioni del fischietto marchigiano nel campionato di Serie C dove ha avuto modo di mettersi in luce per ben 5 anni. L’ultima sua partita diretta nella stagione 2022/2023 è stata la semifinale playoff tra il Pescara e il Foggia. Pensate, per la prima volta nella storia due maceratesi fischieranno in massima categoria: oltre a Monaldi, infatti, è presente in lista pure Juan Manuel Sacchi.
- Sposato con una giornalista Mediaset, è il sesto maceratese ad arbitrare in Serie A
- La carriera di Monaldi fino a FeralpiSalò-Vicenza
- La sua partita storta, la personalità e la facilità nel dare rigori
Sposato con una giornalista Mediaset, è il sesto maceratese ad arbitrare in Serie A
Marco Monaldi ha 36 anni, è nato a Loreto ma è di Porto Recanati dove gestisce un’attività insieme al papà . Sposato con la giornalista Mediaset Elena Tambini, che pure in passato ha tentato la carriera di arbitro, ha due figlie e attualmente risiede a Tolmezzo in provincia di Como. Il giovane fischietto va ad aggiungersi ad una stretta cerchia di direttori di gara maceratesi che nella storia sono stati appena cinque: oltre al già citato Sacchi hanno avuto modo di arbitrare in Serie A pure Cesare Jonni, Maurizio Mattei, Giuseppe Conocchiari e Oberdan Pantana.
La carriera di Monaldi fino a FeralpiSalò-Vicenza
La stagione 2023/2024 di Marco Monaldi si è di fatto già aperta. Al fischietto marchigiano è stato permesso di arbitrare il match di Coppa Italia tra FeralpiSalò e Vicenza, conclusosi sul punteggio di 2-1 in favore dei Leoni del Garda. Complessivamente Monaldi ha arbitrato 180 partite, sommando tutte le competizioni, con un bilancio di 905 cartellini gialli comminati, 30 rossi e 70 calci di rigore fischiati. Se ci soffermiamo soltanto sulla Serie C le partite diventano 81, comprese di Coppa Italia e playoff. A proposito di questi ultimi, nella partita tra Lecco e Foggia è stato designato come quarto uomo: ruolo ricoperto 16 volte in serie cadetta. In Serie B il suo debutto è stato davvero improvviso: ha sostituito il direttore di gara al 68esimo in Cagliari-Genoa all’Unipol Domus. L’infortunio di Paolo Valeri ha probabilmente accelerato un processo comunque inevitabile, quello della sua promozione.
La sua partita storta, la personalità e la facilità nel dare rigori
Non esiste un arbitro senza macchie. Qualsiasi uomo abbia avuto un fischietto in bocca è andato incontro ad errori, più o meno significativi. Salendo di livello, anche Monaldi avrà modo di abituarsi a pressioni che inevitabilmente si faranno più grandi sebbene possa essersi fatto un’idea calcando i campi di Serie C. La sua partita horror può essere considerata il derby tra Bari e Bisceglie del 2021, un match particolarmente sentito da entrambi gli ambienti. Tra rigori non dati e mancate espulsioni, tutti e due i club uscirono scontenti dal rettangolo di gioco. Ad ogni modo Monaldi è definito un arbitro di personalità , motivo per cui saprà adattarsi alla situazione. Non si fa particolari scrupoli nell’utilizzare cartellini, sia gialli che rossi, che mostra con notevole disinvoltura. Anche per quel che riguarda i calci di rigore, sui quali potrà naturalmente avvalersi del Var, è etichettato come generoso.