Ama il dialogo, ha un certo ascendente sui calciatori, ma allo stesso tempo non si fa troppi problemi quando deve estrarre dei cartellini. Se gli tocca decidere su un rigore, poi, sa farlo con personalità e senza tentennamenti. Davide Massa è uno dei ‘ big’ della classe arbitrale italiana, apprezzato e stimato anche in campo internazionale.
- Arbitro Massa: professione e caratteristiche
- Arbitro Massa: vita privata
- La carriera dell'arbitro Massa
- Arbitro Massa: polemiche e veleni
Arbitro Massa: professione e caratteristiche
L’essere così puntiglioso, scrupoloso, attento a ogni dettaglio e al minimo particolare, probabilmente, deriva dalla sua professione: è bancario. Laureato in giurisprudenza all’Università di Genova, inoltre, è uno dei pochi ‘dottori’ nel mondo del calcio d’elite. L’ottima tecnica, la buona capacità atletica e la notevole abilità interpretativa sono gli altri pezzi forti della casa.
Arbitro Massa: vita privata
Nato a Imperia il 15 luglio 1981, il fischietto ligure è sposato con Roberta e ha due figli: Eleonora, nata nel 2012, e Federico, nato nel 2016. Da piccolo voleva fare il calciatore. Ha mosso i primi passi nell’Asd Imperia, poi però ha virato per il ruolo da direttore di gara: sarebbe diventato il primo arbitro imperiese della storia in massima serie.
La carriera dell’arbitro Massa
Divenuto effettivo neanche 16enne, a gennaio del 1997, Massa ha poi seguito tutta la trafila fino ad approdare nelle categorie più prestigiose. L’esordio in A il 23 gennaio 2011, nel 2012 il Premio Giorgio Bernardi come miglior esordiente, nel 2017 il Premio Giovanni Mauro come miglior fischietto della A. Oggi è arbitro “first class” dell’Uefa.
Arbitro Massa: polemiche e veleni
Nonostante una media nelle valutazioni sempre piuttosto alta, qualche momento difficile l’ha vissuto pure lui. Uno su tutti? Il rigore concesso alla Juventus il 10 marzo 2017, al 97′ di una sfida col Milan per contestatissimo tocco di mano di De Sciglio su cross di Lichtsteiner, gli è costato addirittura minacce di morte da parte di un sostenitore rossonero. Il 16 dicembre 2020 invece ha concesso un rigore all’Inter in Inter-Napoli, giudicato dubbio da molti e poi ha espulso il capitano partenopeo Insigne, scatenando non solo le ire di Gattuso ma anche quelle dei tifosi.