Garbato nei modi, inflessibile nelle decisioni, anche se ha sempre scelto il low-profile. Luca Banti è uno dei due arbitri dismessi dalla Can-A alla fine della scorsa stagione per raggiunti limiti di età ma che dalla prossima stagione ricoprirà il nuovo ruolo di arbitro-Var, assieme a Mazzoleni di Bergamo (pensionato anch’egli), Luigi Nasca di Bari e Aleandro Di Paolo della sezione di Avezzano, che hanno invece concluso il proprio percorso in CAN B al termine della stagione trascorsa.
Mestiere e carriera dell’arbitro Banti
Banti è nato a Livorno il 27/3/1974. Di professione agente di commercio. E’ sposato con Mariagrazia e ha una figlia di nome Giulia. È arbitro dal 1991 e dalla stagione 2004-2005 è stato inserito nella Can A/B (dal 2010 solo Can A). Il suo esordio in serie A è datato 29 maggio 2005, in Juventus-Cagliari, finita 4-2 per i bianconeri. In precedenza aveva diretto 56 gare in C1 e 33 in C2. Nel gennaio 2009 viene inserito dalla Fifa nell’organico degli arbitri internazionali.
La carriera internazionale dell’arbitro Banti
Nel luglio 2009 riceve la sua prima designazione ed è chiamato a dirigere la partita di ritorno tra Lahti e Gorica, valida per il secondo turno preliminare di Europa League. Il 4 settembre 2009 dirige la sua prima gara tra nazionali maggiori, in occasione dell’amichevole Malta-Capo Verde.
Nel febbraio 2014 fa il suo esordio nella fase ad eliminazione diretta dell’Europa League, dirigendo una partita di ritorno valida per i sedicesimi di finale ma la sua carriera internazionale (chiusasi per limiti di età lo scorso anno) non è mai decollata nonostante sia considerato assai affidabile dall’Aia, e che si sia sempre mantenuto ad alti livelli. dal punto di vista tecnico e atletico.
Ha diretto diverse classiche del calcio italiano. Non era un arbitro dal cartellino facile, lascia giocare ma non tollera gli interventi cattivi.
Gli errori più famosi dell’arbitro Banti
Pochi i casi clamorosi che lo hanno visto protagonista. Banti si è distinto sempre per la capacità di colloquiare in campo con i giocatori senza avere un atteggiamento altezzoso. Fece rumore la sua direzione del 3 marzo dello scorso anno tra Lazio e Juventus, quando fu al centro di una feroce polemica per non aver fischiato sullo 0-0 un rigore netto in favore della Lazio per un fallo di Benatia su Leiva.
Anche nella supercoppa Italiana 2018-19 di Gedda tra Juventus e Milan fu criticato aspramente per non aver fatto ricorso al Var per un intervento assai dubbio di Emre Can su Conti, limitandosi ad usare il silent-check e scatenando la rabbia dei rossoneri.