Nell’isola felice della pallavolo le polemiche non sono all’ordine del giorno. Se ne verificano due, al massimo tre all’anno. Ma quando esplodono, hanno effetti potenzialmente dirompenti: ricordate la querelle tra Paola Egonu e altre big della Nazionale con l’ex Ct Davide Mazzanti? Stavolta a essere inviperito con quattro giocatrici è l’attuale allenatore azzurro, Julio Velasco. L’eroe dei due mondi, l’uomo che ha reso grandissima prima l’Italia maschile e poi quella femminile, col trionfo olimpico di Parigi ancora scolpito nella mente e nel cuore degli appassionati. Il trait d’union tra le due crisi? Incredibile ma vero: Cristina Chirichella.
- Chirichella esclusa prima da Mazzanti, poi da Velasco
- La spiegazione dell'ex capitano dell'Italia del volley
- Chirichella, addio Italia: "Adesso c'è altro, ho un sogno"
Chirichella esclusa prima da Mazzanti, poi da Velasco
L’ex capitano faceva parte del gruppetto delle escluse dal precedente Ct. Con lei e Paola Egonu, anche Moki De Gennaro e Caterina Bosetti. Solo che Paoletta, Moki e Cate poi in Nazionale sono rientrate. Proprio col passaggio di consegne tra Mazzanti e Velasco. Mentre Cri, la centrale napoletana per anni volto sorridente e simbolo luminoso dell’Italvolley, dalle convocazioni è rimasta esclusa. Lo scorso anno, alle Olimpiadi, sono andate Danesi, Fahr e Lubian (altra protagonista del “gran rifiuto” a Velasco, come Pietrini e Bonifacio). Per Chirichella, reduce da un ultimo anno a Novara poco brillante, non c’è stato posto nella spedizione che aveva trionfato a Parigi.
La spiegazione dell’ex capitano dell’Italia del volley
Un’esclusione che evidentemente Chirichella s’è legata al dito. Al punto da aver a sua volta declinato l’invito del Ct a far parte del gruppo un anno dopo. Chirichella che a Conegliano s’è rilanciata alla grande, tornando ai livelli dei giorni migliori. “Per me la Nazionale è finita nel 2024, con la mancata convocazione”, la spiegazione a VolleyMagazine, dopo aver peraltro già ribadito nei giorni scorsi la sua volontà di prendersi una pausa (a questo punto, definitiva) dall’azzurro. “Ho mandato giù tanti bocconi amari negli anni ed è mancato un po’ il fattore umano. Non ho rimpianti, non ho rimorsi. A 31 anni, per me, non esiste solo la pallavolo”.
Chirichella, addio Italia: “Adesso c’è altro, ho un sogno”
E ancora: “Per ora il mio percorso in Nazionale è da definirsi chiuso e va bene così. C’è altro, ho un sogno, non so se si realizzerà. Ora voglio solo riposarmi, godermi le vacanze. Sto bene fisicamente, ma voglio lavorare su di me, soprattutto dal punto di vista psicofisico. Gli ultimi anni non sono stati belli, anche se questa stagione mi ha aiutato molto”. Insomma, una precisazione doverosa e la volontà di chiudere una volta per tutte polemiche e veleni. Quello tra Chirichella e l’azzurro della Nazionale, rapporto che avrebbe potuto riaprirsi nell’anno dei Mondiali, è ormai un capitolo chiuso. Senza rancori.
