Sinner e Musetti sono diventati i riferimenti del movimento azzurro, con Jasmine Paolini che trascina invece quello femminile. L’Italia vive il momento d’oro nel mondo del tennis ma anche le nuove generazioni scalpitano per un posto al solo e alle spalle dei “big” sta venendo su una nuova wave molto interessante.
Cinà, obiettivo Next Gen Finals
L’Italia tiene gli occhi puntati su Federico Cinà, il giovane talento italiano è uno di quelli in rampa di lancio e nel 2025 sono arrivate Ele prime vittorie importanti. Il percorso di crescita sta continuando, tra qualche alto e basso, ma l’azzurro ora punta a una seconda parte di stagione per provare a dare l’assalto alle ATP Next Gen Finals che si terranno a Jeddah a dicembre. Al momento il 18enne di Palermo è numero 9 della race quindi con una sola posizione da recuperare per centrare l’accesso.
Ne primi due posti ci sono gli inavvicinabili Jakub Mensik, 19enne ceco di cui si parla troppo poco, e il celebrassimo Joao Fonseca. Ma nella classifica figurano anche Learner Tien, il belga Alexander Blockx, Nishesh Basavareddy, Rodrigo Pacheco, Dino Prizmic e Martin Landaluce. In grande ascesa il tedesco Justin Engel dopo l’exploit a Stoccarda.
Basile, l’ultima rivelazione azzurra
Ogni settimana il tennis italiano sembra trovare una speranza per il futuro. L’ultima porta il nome di Pierluigi Basile, classe 2007 che si è messo in grande evidenza nel Challenger di Perugia. Il 18enne di Martinafranca ha un carattere di quelli che fanno entusiasmare il pubblico e nell’ultima settimana ha messo in evidenza un talento di cui si parla da tempo. La semifinale raggiunta in Umbria gli consente di scalare posizioni in classifica con quel rovescio a una mano che ricorda già Musetti. E proprio nel torneo di Perugia ha sorpreso tutti facendosi strada dalle qualificazioni e battendo atleti importanti come Marco Cecchinato, il rumeno Albot e Federico Arnaboldi.
Vasamì, Bondioli e gli altri
L’Italia può contare su una bella dote di talento che sta nascendo, difficile fare previsioni sul futuro. Al Roland Garros Junior si è messo in evidenza il 17enne Jacopo Vasamì, un mancino romano che ha già attirato tantissime attenzioni. Ma i nomi dei giovani azzurri in rampa di lancio sono tanti a cominciare da Lorenzo Carboni che nell’ultima stagione ha scalato la classifica per salire in posizione 525, passando per Federico Bondioli di cui si parla da tempo ma anche il 19enne Filippo Romano che vanta già un best ranking da 209. Insomma l futuro sembra sorridere all’Italia.