Da oggetto misterioso a top player. Sotto la gestione di Stefano Pioli Rafael Leao ha compiuto una vera trasformazione, diventando un uomo indispensabile per il Milan: il portoghese ha finalmente trovato una collocazione tattica stabile, sull’out mancino dell’attacco rossonero, e ha iniziato a capitalizzare il suo enorme potenziale tecnico e atletico.
Cinque top club su Leao
Logico, dunque, che su di lui si siano accesi i riflettori di alcuni top club internazionali: un attaccante tanto rapido, tecnico e che inizia ad avere numeri importanti anche sul piano della finalizzazione, d’altra parte, non poteva passare inosservato.
Secondo Nicolò Schira ci sarebbero almeno 5 grandi club europei interessati a Leao, ma al momento i tifosi del Milan possono dormire sonni tranquilli: il club rossonero, infatti, è già al lavoro per prolungare il contratto dell’attaccante.
“Il Milan è fiducioso di poter estendere il contratto di Rafael Leao fino al 2026 nelle prossime settimane – scrive su Twitter il giornalista della Gazzetta dello Sport -. Molti club hanno mostrato interesse per l’attaccante portoghese (Atletico Madrid, Arsenal, Borussia Dortmund, Manchester City e Newcastle), ma lui è incedibile per il Milan, che lo considera un giocatore chiave”.
I tifosi rossoneri tifano per il rinnovo
Leao, dunque, non si muove da Milanello e presto potrebbe mettere la firma su un nuovo contratto: il pericolo che si ripeta un caso Kessie, dunque, per ora è scongiurato. “Eccolo il tweet che aspettavo grande Nico! Il mercato non dorme mai e fa bene il Milan a tutelarsi su Leao. Non finirà come Kessie”, scrive Elio. “E quanto gli daremo? Quattro milioni l’anno?”, domanda Martino che spera in un contratto importante per il portoghese.
“Leao non va ceduto, o almeno servono 80 milioni di euro”, aggiunge Jonathan provando a fare il prezzo per l’attaccante. “Escluso il City, non credo che per Leao le altre possano rappresentare soluzioni migliori rispetto al Milan”, il parere di Franco. Andrea, infine, si limita a esultare: “Bene così, Leao tra un paio d’anni sarà un fenomeno”.