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Conferenze serie A: Gilardino furioso, Zanetti goloso di Juve, Sousa: I miei neanche parlano italiano

Le parole dei tecnici alla vigilia della terza giornata di campionato, D'Aversa fissa la quota salvezza, tutti infastiditi per un mercato troppo lungo

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Solo Simone Inzaghi, come spesso accade in casa Inter, non ha incontrato la stampa tra i vari tecnici oggi alla vigilia della domenica di campionato. Se Allegri ha fissato i paletti per la sua Juventus ecco le parole degli alri allenatori.

Genoa, Gilardino felice per la fine del mercato

In casa Genoa Gilardino esprime tutto il suo fastidio per il mercato che è durato troppo per i suoi gusti: “Sinceramente non ne ho più voglia di parlarne. È finito il mercato. Sono felice per chi è rimasto e chi arriva deve sapere dove si trova, quello che deve fare, la maglia che veste e il contributo che deve dare nel gruppo”

“È assurdo, secondo me, che ci sia il calciomercato quando si gioca con giocatori che vanno via, con giocatori che hanno sempre il dubbio quando ci si allena. Mi auguro si possa cambiare nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Il nostro obiettivo è cercare di giocare un campionato difficile dove dobbiamo raggiungere il prima possibile i 40 punti”.

Salernitana, la preoccupazione di Sousa

Di mercato parla anche il tecnico della Salernitana Paulo Sousa: “Non ho molta voglia di ripetermi rispetto a quanto detto. Il mercato ha avuto un impatto molto importante sulla squadra. I nuovi hanno bisogno di tempo per integrarsi, qualcuno vive in albergo senza famiglia e altri non dicono mezza parola d’italiano o di lingue che posso comprendere. Quindi devo lavorare anche su questo aspetto”.

“Occorre pazienza, da parte di tutti. Sta a me integrarli il prima possibile, per loro è una nuova sfida e il processo acquisitivo sarà diverso da calciatore in calciatore. Cabral è l’unico che conosce già la serie A ed è quello forse più adatto ad ambientarsi con facilità. Anche il sistema di gioco che attuava la sua precedente squadra può essere d’aiuto, ma io non lo vedo solo come un esterno”.

Empoli, Zanetti sogna un altro sgambetto alla Juventus

Nell’Empoli il tecnico Zanetti non si sente vittima sacrificale in vista della gara con la Juventus: “Non è vero che non abbiamo nulla da perdere e che non possiamo batterla. Sono d’accordo che sia difficile, ma già l’anno scorso abbiamo fatto qualcosa di importante. Se si parte già sconfitti prestiamo subito il fianco, anche questo fa parte della mentalità che vogliamo ricreare. Per noi è un’occasione per dimostrare qualcosa di diverso, contro un avversario forte e che ci mette alla prova. Va affrontata al massimo delle nostre capacità, con la spavalderia di poterla anche battere, ma con più umiltà rispetto all’ultima partita. Il 4-1 dell’anno scorso conta perché è storia, lo abbiamo fatto noi”.

Lecce, per D’Aversa quota salvezza più alta

Infine il tecnico del Lecce D’Aversa: “Ci deve essere entusiasmo, dobbiamo eliminare gli aspetti che ci hanno visto andar sotto. In Serie A il livello è alto. La nostra società è stata brava a costruire una squadra competitiva. Mi sono fatto un’idea ben chiara di questa Serie A. Frosinone e Verona hanno fatto risultati equilibrati. La quota salvezza sarà più alta. È giusto ed è bello lavorare con l’entusiasmo di un risultato positivo, ma non dobbiamo dimenticare il percorso. Nell’inconscio non si deve avere il pensiero di essere diventati bravi”.

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