Massimiliano Allegri si è ristabilito dopo il discusso “malore” accusato al termine di Juventus-Bologna. L’allenatore bianconero è in sala stampa per presentare la sfida di Empoli, ma anche per tracciare un bilancio del mercato della Vecchia Signora. Parecchi movimenti in uscita, un volto nuovo – Weah – e tante chiacchiere. Adesso finalmente la parola passa solo al campo, almeno per qualche mese.
- Allegri, le parole sul malore di Juve-Bologna e sull'Empoli
- Juventus, il bilancio di Allegri alla fine del mercato
- Le parole di Allegri su Vlahovic, Pogba e non solo
Allegri, le parole sul malore di Juve-Bologna e sull’Empoli
Si parte dalla sfida del Castellani:
“A Empoli troveremo una squadra che cercherà di fare i primi punti e che ha buona attitudine a giocare, come nel suo DNA. Noi dobbiamo dare continuità ai nostri risultati. Servirà partita solida, tecnica, senza sottovalutare nessuno. In difesa giocheranno Bremer e Danilo, ho un dubbio che riguarda Alex Sandro e Gatti. Szczesny sta meglio ma non ci sarà, rientrerà dopo la sosta. Cambiaso a destra? Anche McKennie può giocare lì, Andrea è uno di quelli che entra molto dentro al campo. Dovrò valutare”.
Quindi sull’assenza al termine del match col Bologna, segnato da polemiche roventi:
“La verità è che davvero non stavo bene, poi ho parlato con Landucci ed era lo stesso che ci fossi io. Credo sia stata la prima volta in vent’anni che non mi sono presentato, ma è tutta la settimana che sono malconcio”.
Juventus, il bilancio di Allegri alla fine del mercato
La sensazione è che ad Allegri abbia fatto piacere che il mercato si sia concluso, una volta per tutte:
“Ora possiamo concentrarci solo sulla partita di domani. Sul mercato abbiamo condiviso tutto in uscita e valutate quelle che erano le possibilità in entrata. Cambiare tanto per cambiare non aveva senso, non c’è stata la possibilità di migliorare la squadra, l’input era quello di mantenere una squadra competitiva e sostenibile e l’abbiamo rispettato. Abbiamo una squadra ottima, competitiva, con Vlahovic che sta meglio rispetto all’anno scorso, con Chiesa, Pogba. Il nostro obiettivo è arrivare al 30 dicembre dopo la partita con la Roma, tirare una riga e vedere a che punto siamo. Dobbiamo restare tra le prime quattro e giocarci le nostre carte, l’obiettivo è entrare in Champions“.
Allegri, intanto, ha fatto tutti i calcoli, sia per lo scudetto che per le prime quattro posizioni:
“Per lo scudetto servono 86-90 punti, per il quarto posto 76. La griglia? Il Napoli ha vinto lo scudetto e ha un giocatore come Osimhen che sposta gli equilibri della partita, il Milan ha fatto un’ottima partenza. Ma siamo solo agli inizi. Credo che tra Napoli, Milan, Inter, Atalanta, Juventus, Roma, Lazio e Fiorentina, da queste otto insomma, usciranno le prime quattro. La nostra è una rosa competitiva e lavoreremo ogni giorno per migliorarla.
Le parole di Allegri su Vlahovic, Pogba e non solo
Infine alcune considerazioni sui singoli. A cominciare da Vlahovic e Pogba:
“Quando un attaccante segna va sempre meglio. Il fantasma di Lukaku? L’unico obiettivo che deve avere Vlahovic è tornare in Champions insieme a noi. Pogba? È un anno che non giocava, veniva da un infortunio. Col Bologna l’assist di Iling nasce da una giocata sua a centrocampo. Paul è uno di quei giocatori che anche se sta al 70% può fare la differenza”.
Due parole anche sugli altri:
“Kostic rimane un calciatore affidabile, l’anno scorso ha fatto 12 assist ed è migliorato molto nelle conclusioni. Avendo una partita a settimana ci sono calciatori che giocano meno, ecco che perché non ha giocato nelle prime giornate. Inoltre, devo dire che non mi sono piaciuti i fischi a Fagioli e Alex Sandro. Fagioli, in particolare, ha saltato la preparazione e le amichevoli per un infortunio. Come per Alex Sandro, non ho alcun dubbio sull’affidabilità e la professionalità e mi auguro che i tifosi lo capiscano”.