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Juve-Bologna, il rigore della discordia: Allegri non si presenta, Motta in silenzio

Tensione al termine di Juventus-Bologna per il rigore non concesso agli emiliani. Allegri manda in sala stampa il secondo Landucci, Motta polemizza senza parlare.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Più che una partita, un episodio. Juventus-Bologna è tutta in quel rigore non concesso agli emiliani, avanti di un gol, nella ripresa. Iling sembra sbilanciare Ndoye che, in vantaggio, rotola a terra con la porta spalancata. Penalty ed espulsione? No. Di Bello non concede la massima punizione e non va neppure al Var. Bologna furioso, Juventus che invece raggiungerà il pari dopo qualche minuto con Vlahovic e recriminerà a sua volta per qualche episodio dubbio in area avversaria. Curioso l’atteggiamento dei due allenatori a fine gara: Allegri manda in sala stampa il suo vice Landucci, Motta rimane in un “rumoroso” silenzio di fronte a tutte le domande sul penalty.

Juventus: giallo Allegri, si presenta Landucci

Nel ventre dello Stadium si sente urlare al termine della partita: c’è chi assicura siano gli urlacci di Allegri. Di certo c’è che il tecnico non si presenta in sala stampa. “Ha avuto un piccolo malore, ma niente di grave. Qualche volta manda me per farmi vedere”, scherza il suo secondo, Marco Landucci ai microfoni di Dazn. “Nel primo tempo siamo partiti contratti, nel secondo siamo andati meglio. Peccato per il primo gol di Dusan annullato: pareggiarla al 51′ sarebbe stato importante. Bene i cambi, abbiamo rischiato nel finale ma solo perché volevamo vincerla. Il rigore per il Bologna? Faccio come Thiago Motta, non commento. C’è un arbitro che decide, noi accettiamo sempre le decisioni dell’arbitro”.

Rigore negato, il silenzio e le frecciate di Motta

Già, Thiago Motta. Iconico il comportamento dell’allenatore del Bologna, che rimane in silenzio di fronte a ogni domanda sul rigore: “Abbiamo fatto un’ottima partita, dal primo all’ultimo momento, capendo sempre quello che dovevamo fare. Faccio i complimenti ai miei, ora dobbiamo continuare così. Cosa ho detto alla squadra all’intervallo? Volevo solo che continuassero a sentire quest’atmosfera sul campo”. Quindi la stoccata: “Oggi abbiamo fatto le cose giuste, stanotte dormiremo perché abbiamo fatto bene il nostro lavoro“.

La furia del Bologna e la fiducia di Pogba

Più dettagliato lo sfogo dell’amministratore delegato del Bologna, Claudio Fenucci: “Faccio questo lavoro da 25 anni, non mi avete visto spesso parlare di arbitri. Questa è l’occasione. Faccio i complimenti alla mia squadra, che ha giocato una partita di grande livello. Un errore arbitrale clamoroso ci ha tolto una vittoria certa. Difendo il lavoro dei ragazzi, della squadra e di un’intera tifoseria: non sarebbe stata una vittoria banale. Impensabile che un calciatore falciato davanti al portiere non determini un rigore e un’espulsione, inammissibile nell’era della tecnologia”.

Affidate ai microfoni di Dazn anche le parole di Paul Pogba: “Sono molto contento di essere tornato in campo, giocare è la cosa che amo di più al mondo. Contento di aver aiutato la squadra, deluso dal risultato: potevamo conquistare i tre punti. La cosa buona? Non aver perso. Dobbiamo lavorare, acquisire esperienza, migliorare”.

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