Un’estate caldissima questa per Paulo Sousa ma l’eco-ansia non c’entra. Meteo o non meteo a rendere difficili questi mesi per il tecnico portoghese sono state prima le polemiche per le voci su un passaggio al Napoli mai concretizzatosi e poi i patemi per un mercato mai decollato. Il tecnico non perde la calma e non fa accuse ma sottolinea che la squadra è incompleta.
- Paulo Sousa con i giocatori contati in coppa Italia
- Sousa si sfoga sul mercato assente
- Sousa non ha niente da rimproverarsi
Paulo Sousa con i giocatori contati in coppa Italia
Dimenticate le cene con De Laurentiis e i mal di pancia dei tifosi che erano pronti a scaricarlo, Paulo Sousa si è rimesso a lavorare per la Salernitana ma vede il cammino in salita. Domani c’è la prima di coppa Italia con la Ternana ed ha gli uomini contati.
“Ho un numero ridotto di giocatori, questo è vero, e sono obbligato a gestire con molta difficoltà un organico corto. Devo tenere al massimo tutti i giocatori in ottica Roma, purtroppo durante il ritiro non ho potuto gestire il minutaggio sul piano agonistico e domani accadrà la stessa cosa. Soprattutto in determinati ruoli. Sono settimane di rischio infortuni perchè il volume aumenta, così come l’intensità”.
Sousa si sfoga sul mercato assente
Mancano giocatori un po’ in tutti i ruoli: attaccanti, centrocampisti, esterni offensivi… “Le risposte ve le devono dare il direttore e il presidente. Io avevo parlato con entrambi già prima della fine dello scorso campionato. Era chiaro di cosa avessimo bisogno. C’era bisogno della punta centrale, di due esterni alti, di due centrocampisti, di un centrale difensivo che possa agire da terzino”.
“Volevamo cambiare caratteristiche. Oggi questa rosa ha bisogno anche di un trequartista in più. Iervolino ha promesso una rosa più forte di quella dell’anno scorso e dobbiamo dare fiducia, ci sono ancora 19 giorni a disposizione e tocca a loro dare le risposte”.
Sousa non ha niente da rimproverarsi
L’allenatore portoghese chiama in causa la società: “Io sto bene con me stesso perchè voglio regalare emozioni a un pubblico straordinario. Tutto quello che non posso controllare e non dipende da me è argomento che non mi entusiasma. Io non ho bisogno di riconoscimenti, in questi ultimi anni c’è stata la mia crescita personale. Io devo lavorare con i miei giocatori, so che sono a disposizione e vogliono aiutare la squadra a vincere”.