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Contemporaneità ultime giornate e nuova Champions: De Siervo ne ha per tutti

L’AD della Lega Serie A ha spiegato la sua posizione sullo svolgimento delle ultime giornate in contemporanea e ha ribadito la sua contrarietà alla nuova formula del massimo torneo continentale.

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Sono tanti i concetti esposti con fermezza oggi da Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A che ai microfoni di Radio Anch’io Lo Sport non ha usato tanti giri di parole nell’affrontare alcuni dei temi caldi dell’attualità calcistica.

La Lega contro la contemporaneità

Il primo, e quello che riguarda più vicino la lotta scudetto tra Milan e Inter, è certamente la mancata contemporaneità degli ultimi turni che potrebbero assegnare il titolo, una questione molto dibattuta di recente.

“Siamo persone ragionevoli e capiamo le discussioni, ma facciamo parte di un modello economico con delle regole, per mettere più pubblici possibili in condizione di vedere le partite. È stato deciso anni fa che l’ultima giornata si giochi in contemporanea, se necessario. Ed è uguale a quello che avviene all’estero, il modello economico è uguale per tutti” ha dichiarato deciso De Siervo.

Nuova Champions, De Siervo lancia l’allarme

Costui poi si è letteralmente scagliato contro il modello della nuova Champions League che, stando alle stime pervenutegli, andrebbe a danneggiare gravemente la Serie A su più fronti.

“La nostra è una posizione critica su due dinamiche. La prima è sul numero di partite, perché vengono aggiunte 100 partite, solo per il 40% in più di risorse economiche. Per la Serie A significherebbe perdere oltre 200 milioni all’anno e questo è un fatto inaccettabile. Il fatturato Uefa dovrebbe crescere di un miliardo e 800 milioni, ma nella ridistribuzione la Serie A perderebbe oltre 200 milioni l’anno”.

De Siervo contro il coefficiente UEFA

Continuando la sua trattazione, l’AD della Lega Serie A ha poi messo in evidenza un altro aspetto critico, ovvero quello dei coefficienti delle quattro squadre in più.

“Tende a premiare determinate performance, una specie di strizzata d’occhio al modello Superlega” ha affermato De Siervo facendo un accostamento molto forte.

“Dalle stime che abbiamo fatto, l’Italia avrebbe solo una squadra in più nei prossimi dieci anni, rispetto al 60% delle squadre inglesi e il 30% delle spagnole. Ci sarebbe una sperequazione rispetto ai due campionati che già dominano nelle competizioni europee, premiando le squadre alla base della Superlega”.

Contemporaneità ultime giornate e nuova Champions: De Siervo ne ha per tutti Fonte: Getty

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