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Coppa d’Africa: la favola di Haller, dalla lotta vinta col tumore al trionfo con la Costa d’Avorio

Dopo aver segnato il gol più importante della sua vita, Haller ha regalato la Coppa d'Africa alla Costa d'Avorio con la rete decisiva nella finale

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Domenico Esposito

Domenico Esposito

Giornalista

Da vent’anni in campo e sul campo per vivere ogni evento in tutte le sue sfaccettature. Passione smisurata per il calcio e per la sfera di cuoio. Il pallone è una cosa serissima, guai a dirgli di no

Una favola. Una favola il successo della Costa d’Avorio nella Coppa d’Africa disputata davanti al proprio pubblico. Una favola la storia di Sebastien Haller, l’attaccante che ha steso la Nigeria di Osimhen nell’ultimo atto della competizione, dopo aver segnato il gol più importante della vita contro il cancro.

Dal tumore al trionfo in Coppa d’Africa: la storia di Haller

Ventinove anni e gol a raffica con la maglia dell’Ajax. Nell’estate del 2022 mezza Europa è sulle sue tracce. Ma a spuntarla è il Borussia Dortmund, che deve sostituire il fenomeno Haaland passato alla corte di Pep Guardiola. Neppure il tempo di arrivare in Germania e la favola del gigante classe 1994 si trasforma nel peggiore degli incubi. Haller ha il cancro. La diagnosi è di quelle che spezzano sogni e ambizioni: tumore ai testicoli. Ma Sebastien ha le spalle larghe.

Incassa l’affetto dei tifosi, la fiducia del club giallonero e inizia un pesante ciclo di cure. Due operazioni e la chemioterapia lo tengono a lungo lontano dal rettangolo verde. L’obiettivo, però, è sempre lo stesso: tornare al più presto a far gol.

Quattro lunghi mesi di chemioterapia, due operazioni senza mai mollare. Nel gennaio 2023 viene autorizzato ad allenarsi con il resto della squadra. Il ritorno alla normalità è stato graduale fin quando Haller torna in campo, contro l’Augsburg, tra gli applausi del Signal Iduna Par il 22 gennaio, subentrando nella ripresa a Youssoufa Moukoko. Calza un paio di scarpette speciali con la scritta “Fuck Cancer”, non segna, lo farà da lì a poco: 4 febbraio, un guizzo nel 5-1 con cui il Dortmund batte il Friburgo è suo. E da allora non si è più fermato. Missione compiuta, ma non basta: oggi Haller è un eroe nazionale, l’uomo che ha trasformato in realtà il suo sogno e quello di milioni di persone del suo Paese.

La nuova vita di Haller: così ha regalato il successo alla Costa d’Avorio

La differenza tra un calciatore bravo e un campione è che quest’ultimo è in grado di fare la differenza nei momenti che contano. Proprio come ha fatto Haller. Dopo aver deciso la semifinale segnando la rete con cui la Costa d’Avorio ha steso la Repubblica Democratica del Congo, la punta del Borussia Dortmund è salita in cattedra anche nella finale disputata allo stadio ‘Alassane Ouattara’ di Ebimpé contro la Nigeria di Osimhen e Lookman, fissando il risultato sul 2-1 a dieci minuti dalla fine del match. Un gran gol su cross di Adingra, talento del Brighton di De Zerbi, per far esplodere di gioia gli Elefanti, al loro terzo successo nella Coppa d’Africa.

Haller, l’attaccante simbolo della lotta contro il cancro

Dopo aver sconfitto il tumore ai testicoli ed essere tornato in campo, Haller è in prima linea nella lotta contro il cancro. Esempio di tenacia e coraggio, speranza, punto di riferimento e ambasciatore: insomma, molto più di un semplice calciatore. Ai piedi calza ancora gli scarpini speciali con la scritta “Fuck Cancer” per non dimenticare cosa ha affrontato e cosa ha sconfitto. La Costa d’Avorio ha un nuovo eroe. Tutto il mondo del calcio (e non solo) ha un nuovo eroe. Perché le favole esistono.

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