Se c’è un personaggio, nel tennis moderno, che può permettersi di esternare simili opinioni e anche giudizi più espliciti è Adriano Panatta. La sua storia sportiva, umana e anche politica lo ha innalzato così in alto che nessun altro può avvicinarsi alle sue qualità, anche nella parola.
Nonostante il suo vissuto, quel Cile che per la Coppa Davis e l’Italia ha segnato un’epoca trafitta da dittature e violenze, Panatta deve assistere anche a una scena francamente inusuale. Quella che mette in atto Frances Tiafoe.
- Coppa David, Panatta non si tiene: censurato Tiafoe
- Panatta non tollera l'uscita di Tiafoe durante l'inno americano
- L'epilogo del singolare contro Sonego: Tiafoe battuto nettamente
Coppa David, Panatta non si tiene: censurato Tiafoe
Il campione americano, con la bandiera davanti a sé, la mano sul cuore prima dell’incontro con Sonego ha indossato le cuffie mentre andava l’inno americano. Nel momento più solenne di questa Davis e prima del suo match.
Battuto nella prima partita dei quarti delle Finals di Coppa Davis da Lorenzo Sonego, l’americano ha urtato il commentatore Rai e campione tra i più grandi di sempre. Ma questa volta il campo di gioco non c’entra poi molto: si tratta di rispetto, misura e anche di una certa superficialità, nel frangente più delicato della cerimonia.
“Fossi stato il suo capitano gli avrei dato un calcio nel sedere”, le parole di Panatta.
La scena che ha indignato
Panatta non tollera l’uscita di Tiafoe durante l’inno americano
Il motivo? Il commentatore, che ha vinto il torneo con l’Italia nella mitica edizione cilena del 1976, si è spazientito quando ha visto, come tutti noi, il tennista con le cuffie mentre suonava l’inno americano. Un gesto, quello del giocatore statunitense, che ha scatenato polemiche anche sui social network. Panatta ha poi rincarato la dose:
“Sai dove gli avrei messo le cuffie? È un maleducato”.
Adriano Panatta
L’epilogo del singolare contro Sonego: Tiafoe battuto nettamente
Tiafoe infatti li ha ascoltati – si fa per dire – mantenendo alle orecchie i cuffioni con cui era arrivato nel palazzetto e che ha tenuto sulla testa anche durante quegli istanti sacri, nel corso dei quali si avvertono gli inni delle nazioni che si apprestano a gareggiare.
Una mancanza di rispetto che Panatta ha censurato e con delle parole decise, in maniera durissima. La concentrazione di certo non l’ha aiutato, perché contro Sonego non è riuscito ad imporsi: lo statunitense, nel singolare, ha subito la sconfitta col punteggio di 6-3/7-6(7), portando l’Italia sul momentaneo vantaggio.