Gli anni passano, ma per Cristiano Ronaldo il tempo sembra si sia fermato: a 39 anni il portoghese continua a divertirsi e a dominare come un ragazzino nella Saudi League. Come se avesse bevuto l’acqua della giovinezza dei fratelli Grimm. L’Al Nassr ringrazia e vola al secondo posto in classifica, dietro all’Al Hilal di Milinkovic Savic, ancora imbattuto dopo 26 giornate.
Ronaldo show: tripletta e due assist
Ci sono giocatori che hanno limiti, non è il caso di Cristiano Ronaldo. Dalla Premier League all’Arabia con la stessa voglia di lasciare la propria firma nella storia. Un professionista esemplare. Dal suo arrivo all’Al Nassr ha macinato gol e prestazioni e nell’ultimo match vinto 8-0 contro l’Abha ha realizzato una tripletta e ha fornito due assist in appena 45 minuti. Una supremazia totale, al punto che l’allenatore lo ha sostituito al termine del primo tempo. Per il portoghese si tratta della sessantacinquesima hat-trick in carriera, la seconda consecutiva dopo quella all’Al Tai nel successo per 5-1.
Ronaldo “punisce” Tatarusanu
Cr7 ha regalato una notte da stella ai propri tifosi. Come quando sul palco arriva l’ospite d’onore tanto atteso che illumina la serata. L’ex Real Madrid e Juventus ha scherzato con gli avversari, compreso un ex Serie A. Di chi parliamo? Di Tatarusanu, ex portiere del Milan. Il rumeno ha vissuto novanta minuti da incubo e ha commesso anche un grave errore all’11’ sulla prima punizione di Ronaldo, centrale e innocua. Il portoghese si è ripetuto dopo circa dieci minuti, sempre con un calcio da fermo, questa volta sfruttando una barriera mal posizionata.
La ciliegina sulla torta è arrivata con un dolce pallonetto. Una tripletta che sancisce ancora una volta le gerarchie: 29 gol in 24 partite e primo posto nella classifica cannonieri, davanti a Mitrovic. Non solo, la stella dell’Al Nassr ha regalato anche due assist per le reti di Mané e Al Sulayhim. 45 minuti da leggenda.
Ronaldo e le punizioni ritrovate
Se pensiamo alle punizioni che Cristiano Ronaldo ha calciato in Italia, una domanda sorge spontanea: come ha fatto a segnarne 63? In Serie A il portoghese ne ha messa a segno solo una contro il Torino, ma negli anni si è dimostrato un grande specialista. Le ha realizzate in tutti i modi: di potenza, a “foglia morta”, dal limite e dalla lunga distanza. Lasciando ai posteri anche l’iconica rincorsa e la sua preparazione al tiro con le gambe divaricate. Ora ha superato anche Maradona in questa speciale classifica (si trova al quinto posto) e Messi è distante solo due reti.