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Cristiano Ronaldo vuole lasciare il Manchester UTD: fattore Mendes e vantaggi fiscali, sogno Serie A

Il fuoriclasse portoghese sarebbe pronto a lasciare la Premier dopo l'ennesimo record: per lui ci potrebbe essere un ritorno in Serie A

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Anche con il Manchester Utd l’amore appena nato è già finito. e non perché Cristiano Ronaldo sia stato poco apprezzato dal pubblico, ma perché è giunto il momento di cambiare, in una fase di profonda differenziazione del progetto abbracciato dal club e che vede il portoghese dei record ai margini e non certo per sua diretta volontà.

Cristiano Ronaldo in partenza

Non è però neanche tempo di ritiro in quel di Cascais dove sta allestendo una dimora faraonica, in grado di ospitare Georgina Rodriguez, i suoi figli e la sua famiglia a cui è legato. Sua madre, suo fratello e le sue sorelle: un clan perfetto e arrotondato, che si è mostrato quanto di più decisivo nella carriera dell’asso portoghese, deciso adesso a trovare un nuovo ingaggio soddisfacente per sé e i suoi cari.

José Mourinho decide con una telefonata

Ma chi potrebbe permettersi un fuoriclasse dal cachet così inarrivabile come Cristiano? La Roma davvero sarebbe nelle condizioni per poter passare dalla suggestione alla realtà? I giallorossi di Josè Mourinho, capace di smuovere talenti con una telefonata, sarebbero favoriti nell’affare da Jorge Mendes, procuratore di Mou e di CR7.

I pro e i contro di un sogno

Sarebbe plausibile dal punto di vista economico? Entro il 30 giugno Ronaldo beneficerebbe ancora del vantaggio fiscale che gli permetterebbe di pagare per i redditi provenienti da attività all’estero solo 100 mila euro di tasse. Un po’ poco per un campione da 23 milioni di stipendio, dettaglio non da poco sul quale non aiuterebbe il Decreto Crescita e poi c’è l’Europa League, non la Champions che è poi il palco più congeniale a Ronaldo.

Ripartenza dalla Serie A?

A Madrid, Mou e Cristiano si erano dimostrati uniti, ma non dipendenti l’uno dall’altro. Il campione, reduce da una stagione complicata e da un lutto di cui porta i segni ancora oggi, nonostante stia provando a risollevarsi per i suoi figli: potrebbe dare più importanza ad altro, dopotutto. E a ricominciare lontano dalla Premier.

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