Weekend ricco di gol e risultati a sorpresa in Serie C, dove cadono tre delle quattro big nel girone C, favorendo la mini-fuga dell’Audace Cerignola, vittoriosa a Caserta nel Monday Night. Biancolino stecca a Foggia, male Pazienza all’esordio a Biella sulla panchina del Benevento. Ko anche il Vicenza, ad una settimana dallo scontro diretto con il Padova, mentre il Milan Futuro di Bonera non riesce ad ingranare la marcia giusta. Tra le note liete il Giugliano di Valerio Bertotto, definitivamente ritrovato. Entriamo nel dettaglio di top e flop della 26esima giornata di Lega Pro.
I Top della 26a giornata di Serie C
Crotone, la pazienza è una virtù
Il Crotone di Emilio Longo rialza la testa dopo essere stato sull’orlo del precipizio. Dagli inattesi passi falsi delle ultime settimane, figli di una classifica che è tornata a mettere pressione sui pitagorici, al poker rifilato al Potenza nel confronto che metteva in palio il quinto posto in classifica. Tumminello si conferma re dello “Scida”, accompagnato dal neo arrivato Jacopo Murano, che non ha certo avuto bisogno di tempo per inserirsi nel gruppo allenato dall’ex Picerno.
Potenza di De Giorgio in calo e Crotone che ne approfitta, forte delle sue qualità e con la consapevolezza di essere il miglior attacco del girone C. Gioco e visione al servizio dei singoli, per un organico costruito per stare lassù, ma senza perdere di vista il progetto triennale impostato dalla famiglia Vrenna. A volte, serve pazienza, soprattutto nei momenti complicati. Ad Avellino, domenica, la sfida verità.
![](https://wips.plug.it/cips/sport.virgilio.it/cms/2025/02/crotone-calcio.jpg)
Il Pescara riparte da un super Dagasso
Ma che partita ha fatto il buon Matteo Dagasso? Corsa, contrasti, qualità e quantità. E gol. Gol pesante per il Pescara di Silvio Baldini, che espugna Carpi e torna a macinare punti in classifica, dopo un periodo a dir poco negativo. Il Delfino è ancora convalescente, ma la completa guarigione passa da giocatori così, sempre pronti a mettersi a disposizione quando chiamati in causa. Voto 8 al classe 2004, da tempo gettato nella mischia dall’allenatore di Carrara, che ha pescato dal settore giovanile abruzzese e ha raccolto i frutti del suo lavoro nella serata emiliana, vedendo un sinistro dai 28 metri terminare in fondo al sacco. Perla assoluta.
![](https://wips.plug.it/cips/sport.virgilio.it/cms/2025/02/dagasso-pescara.jpg)
Bertotto, riecco il tuo Giugliano
Questo è il Giugliano di Valerio Bertotto. Seconda vittoria consecutiva per la squadra partenopea, che ad Altamura conferma quanto di buono fatto contro il Foggia e sbanca meritatamente il “D’Angelo”, grazie alla rete di Peluso all’alba del duplice fischio del direttore di gara. Solidità difensiva ritrovata ed idee che non sono mai mancate, dalla cintola in su. Ora, una volta archiviato un mercato che sembrava aver indebolito la rosa, l’ex capitano dell’Udinese sta ritrovando anche concretezza in zona gol, caratteristica essenziale per centrare un piazzamento playoff, in un girone C sempre più aperto ed equilibrato. L’obiettivo salvezza, in termini matematici, è ormai ad un passo, complici le delicate situazioni di Turris e Taranto.
![](https://wips.plug.it/cips/sport.virgilio.it/cms/2025/02/bertotto-giugliano.jpg)
I Flop della 26a giornata di Serie C
Vicenza, una sconfitta che mette spalle al muro
Cadere ad una settimana dallo scontro diretto non è il miglior modo di presentarsi al big match con il Padova di Andreoletti. I biancoscudati vincono, il Lane perde, male contro la Feralpisalò. Una sconfitta che fa male ad ambiente e spogliatoio, ma che riporta soprattutto Costa e compagni a -6 dalla capolista del girone A. Ora, vincere il sentitissimo derby veneto è più di un obbligo, se si vuol tenere aperto il campionato. I padovani, dal canto loro, potranno contare su due risultati su tre, forti del vantaggio accumulato.
Contro la Feralpi, l’undici biancorosso ha disputato una prestazione non all’altezza della situazione, pagando a caro prezzo alcuni episodi e cedendo il passo alla formazione lombarda. Sembra la fotografia di un’intera stagione, ma c’è ancora spazio e modo per rimediare, nonostante tutto.
![](https://wips.plug.it/cips/sport.virgilio.it/cms/2025/02/vicenza-calcio.jpg)
Milan, senza le geometrie di Sandri non c’è Futuro
Sarà che ci ha abituato troppo bene, ma non è più lo stesso Sandri. Regista dai piedi buoni, colui che fa girare la squadra senza perdere di vista il lavoro di interdizione, smistando palloni a testa alta con buona velocità di pensiero. Ora, però, la flessione è evidente e il Milan Futuro, in determinate partite, ne sta pagando le conseguenze. Bonera se n’è accorto e gli ha concesso appena un tempo di gioco, al di là del risultato finale. Il classe 2001 non è più un semplice ragazzino ed è chiamato a dimostrare il suo valore con maggiore continuità, se vuole rimanere nel calcio dei grandi. Ha tutto per poterlo fare, ma di tempo ce n’è poco.
![](https://wips.plug.it/cips/sport.virgilio.it/cms/2025/02/sandri-milan.jpg)
Biancolino, quando la toppa è peggio del buco
Dalla rivoluzione in mediana al pronti-via, del tutto inaspettata, a sostituzioni difficilmente comprensibili all’alba della ripresa. È la sintesi della serata “no” di Raffaele Biancolino, tecnico di un Avellino che sembrava lanciatissimo verso la vetta del girone C ed era arrivato a Foggia con i favori del pronostico, per valori tecnici, classifica e certezze.
Le stesse certezze che si sono sciolte come neve al sole guardando la distinta ufficiale dei Lupi: Palmiero e De Cristofaro in panchina, dopo mesi in cui si sono rivelati il vero segreto del sistema a trazione anteriore del “Pitone”, fino ai cambi ultra-offensivi all’intervallo, inspiegabili considerando risultato parziale e andamento della partita. Scelte cervellotiche, a tratti frenetiche, che andranno riviste e analizzate a pochi giorni dal Crotone. L’obiettivo è dimostrare che il ko di Foggia sia stato solo l’ultimo incidente di percorso, prima della volata finale.
![](https://wips.plug.it/cips/sport.virgilio.it/cms/2025/02/raffaele-biancolino-avellino.jpg)