Diego Armando Maradona sarà operato nelle prossime ore al cervello. A riportare l’indiscrezione è il canale argentino TyC Sports. Le TAC a cui si è sottoposto l’ex fuoriclasse del Napoli, ricoverato in ospedale da lunedì, hanno evidenziato un ematoma subdurale (un coagulo nel cervello, causato da una caduta) che rende necessario l’immediato intervento chirurgico.
L’ex Pibe de Oro, che ha da poco compiuto i 60 anni, aveva deciso di sostenere alcuni esami in clinica dopo che nei giorni scorsi non si era sentito bene e aveva mostrato segni di depressione, rifiutandosi di mangiare, e faticando anche nel camminare.
Dieguito venerdì si era presentato per la partita del campionato nazionale del suo Gimnasia contro il Patronato, ma se n’era andato prima della fine del primo tempo.
Il manager Stefano Ceci aggiorna così sul Diez: “Diego era stato ricoverato perché non era in buone condizioni. Camminava a fatica, il colorito non era buono. Da li il ricovero in ospedale, dove gli è stata riscontrata anemia e disidratazione. Gli esami di approfondimento hanno evidenziato un coagulo dovuto ad una caduta. Sará accaduto dopo l’assunzione dei suoi ansiolitici che gli servono per dormire e che lo portano ad essere disconnesso. Ha sofferto la situazione mondiale legata al Covid, chiuso da febbraio in Argentina. L’intervento avrà luogo tra poco”, sono le parole riportate da Sky.
Il suo medico personale, Leopoldo Luque, ha spiegato così la situazione martedì mattina, prima che si sapesse dell’operazione al cervello: “Ha deciso lui, non l’ho portato io qui, è stato lui a voler venire, ma non c’è stata nessuna urgenza. Certo io non l’ho visto come vorrei, ma escludo fortemente che ci siano scompensi. Gli ho solo detto che venendo qui poteva stare meglio e lui ha acconsentito. L’idea è quello di farlo restare qui fin quando la situazione non si sarà ottimizzata, ma con Diego non si sa mai. Non è disidratato”.
“Dal punto di vista psicologico le cose non vanno bene e la cosa si ripercuote sul fisico – ha proseguito Luque – Smentisco che ci sia stata una ricaduta sul piano delle dipendenze, altrimenti non sarebbe stata questa la clinica giusta nella quale portarlo. Non è Covid e non parliamo di cose tipo ictus. Conoscete Diego, a volte sta benissimo e altre volte no”.
“Il giorno prima stava allenando, poi ho scoperto che venerdì non era rimasto in campo. Sono andato a trovarlo e non era del giusto morale. Il compleanno deve essere stato un aspetto che ha complicato le cose. Non so se gli ha fatto male quanto successo venerdì. Essere Maradona non è facile. Farà dei controlli di routine e in base ai risultati vedremo cosa fare”.