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Daniele Scardina rompe il silenzio dopo l'emorragia cerebrale: "Senza Dio sarei morto"

In un'intervista molto intensa, il pugile torna a parlare dopo i momenti cupi seguiti al malore, all'operazione e alla lunga riabilitazione ancora oggi in corso

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

A distanza di un anno da quel drammatico malore che lo aveva portato al ricovero e all’operazione alla testa all’Humanitas di Rozzano, in un terribile 28 febbraio 2023, Daniele Scardina è tornato a parlare e a rilasciare un’intervista, emozionante per chi la ascolta per via del vissuto attraversato dal pugile e della sua famiglia.

Suo fratello Giovanni, ma non solo lui, gli è stato sempre accanto. Oggi King Toretto ringrazia Dio e chi lo ha assistito ed aiutato dopo il crollo subito nello spogliatoio dopo l’allenamento che aveva appena concluso, in vista anche del debutto nella nuova categoria di peso all’Allianz Cloud di Milano.

Daniele Scardina torna a parlare dopo il malore

Da quel giorno è stato altro. Molta forza, molta determinazione. E anche molta, moltissima fede nutrita da Daniele e dai suoi cari che lo hanno affiancato nel percorso di riabilitazione. “Senza Dio sarei morto”, ha detto nell’intervista esclusiva concessa a SportMediaset.

Scardina ha ricordato e spiegato il malore che lo ha lasciato in fin di vita nel febbraio dello scorso anno, la riabilitazione, la vicinanza della famiglia e degli amici, così come l’affetto di tutti gli appassionati. “Vorrei tornare a camminare e muovermi come prima e poi regalare un viaggio alla mia famiglia. Mi piacerebbe andare a Formentera”.

Oggi Scardina è su una sedia a rotelle, ma parla e sta meglio da quel che riferisce e che si evince da questo servizio.

La sua giornata, oggi, è fatta di orari scanditi anche dagli impegni e per la riabilitazione. Un appuntamento indispensabile, necessario ma affrontato con tenacia: “Mi sveglio la mattina, mi alleno, faccio colazione, faccio fisioterapia, pranzo e poi torno ad allenarmi. Devo ringraziare tutti coloro che mi stanno vicino in questo percorso che sto affrontando – ha spiegato il pugile -. È stato molto bello tornare a casa e poter trascorrere il Natale con la mia famiglia”.

Rozzano e l’incontro con la boxe

Originario di Rozzano, in provincia di Milano dove è cresciuto con la sua famiglia, legato al fratello da un amore intenso e saldissimo, che ha costituito il suo pilastro principale, Daniele Scardina si avvicina alla boxe quando è poco più di un ragazzino negli anni Duemila e quel talento emergente cresce, domina e diventa internazionale.

Il pugilato lo ha reso un personaggio, gli ha donato celebrità e un obiettivo, lo ha trasformato in uno sportivo disciplinato, orientato al risultato con una metodica inappuntabile che ha saputo dimostrato nell’arco di una carriera esemplare. Daniele Scardina può essere presentato così, ma nella boxe come nella vita quella vera, ridurre così un personaggio di così evidente talento e spessore risulterebbe riduttivo.

L’intervista esclusiva di SportMediaset a Daniele Scardina

Il trasferimento a Miami e la fede

La sua voglia di emergere lo porta poi a trasferirsi a Miami, dove incontra Dino Spencer. Vive in Florida per qualche tempo insieme al fratello e alla sua famiglia, e tra un allenamento e l’altro si avvicina alla Chiesa evangelica pentacostale. Il boxeur con la fede, quella a cui si appella e che ringrazia pure adesso, in un’intervista che trasmette una forza che solo chi ha delle risorse speciali, ineguagliabili può rendere con queste parole.

Il suo credo è nella vita, nelle interviste, sulla sulla pelle, nei suoi tatuaggi che raccontano la sua storia come pugile e come uomo in poco più di trent’anni di vita: Mike Tyson, la passione per quel ring che gli ha dato opportunità e occasioni, Dio, la sua famiglia.

La carriera di King Toretto

King Toretto, come si fa chiamare ed è noto sui social il pugile milanese, è stato al centro delle cronache sportive per i suoi successi, complice anche quel trasferimento negli Stati Uniti. Campione di pugilato con un curriculum prestigioso, classe 1992, Daniele Scardina ha alzato al cielo due titoli: nel marzo 2019, ha vinto il titolo internazionale dei pesi super medi della International Boxing Federation; il 26 febbraio 2021, invece, ha trionfato aggiudicandosi il titolo intercontinentale WBO nella categoria super medi, mandando ko il campione in carica Ricardo Nunez.

Prima di tornare a Milano, ha vissuto in Florida, a Miami come dicevamo, dove si allenava non in una palestra qualunque, ma in quella di 5th Street Gym, frequentata da leggende come Muhammad Ali, mito del pugilato moderna e della comunità afroamericana che, come Scardina, ha trovato nella fede il sostegno cercato.

Pugile dotato tecnicamente e portato ad attaccare, il suo incontro del maggio 2022 contro il 37enne Giovanni De Carolis, per il titolo intercontinentale dei supermedi, è stato uno dei più attesi in Italia degli ultimi anni: l’esito ricorderete è stato imprevedibile (ndr, Daniele perse il titolo per k.o. tecnico alla quinta ripresa).

Fonte: ANSA

Daniele Scardina con Anastasija Kuz’mina

Il trascorso televisivo e Diletta Leotta

Sul versante privato, è stata molto seguita e centrale per la sua notorietà la storia con Diletta Leotta, che sposerà a giugno Loris Karius padre di sua figlia. Il loro amore è sbocciato in un’estate, proprio alle Baleari, grazie all’incontro voluto da Gué – grande amico di Scardina – che li fece incontrare.

La loro è stata una storia bella, densa di vicinanza durante il periodo più buio. Da quella relazione è scaturita anche la partecipazione a Ballando con le Stelle e la nascita dell’amicizia con il cast e soprattutto con Gilles Rocca, che gli è stato accanto in quest’anno così difficile.

L’evidenza che attorno a Daniele c’è rispetto, stima e amicizia. E sì, anche noi aspettiamo di vederlo partire per Formentera presto. Molto presto.

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