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Davis: Adriano Panatta è l'anti-Adani dei telecronisti, ovazione dal web

L'ex n.4 al mondo di tennis ha stregato tutti raccontando su Rai2 la semifinale degli azzurri di Davis col Canada

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Non è stata una sorpresa, perchè chi non ricorda le sue cronache al fianco dell’indimenticabile Giampiero Galeazzi? Che fosse Roland Garros o Wimbledon, quando la Rai deteneva i diritti degli Slam, Adriano Panatta era la seconda voce del mitico Bisteccone, l’alternativa della Rai alla storica coppia Tommasi-Clerici delle pay-tv, ma anche se sono passati tanti anni Panatta ieri ha stregato ancora tutti con il suo commento – in coppia con Fiocchetti – della semifinale di Davis tra Italia e Canada.

Davis, Panatta alterna commenti tecnici a battute e aneddoti

La sua è una formula vincente, da grande conoscitore di tennis (è stato anche n.4 al mondo, ha vinto Roland Garros e la Davis del ’76) sa insegnare colpi e trucchi della racchetta ma alterna il commento tecnico a battute sottovoce, ad aneddoti e segreti finendo con il coinvolgere lo spettatore anche di fronte a lunghissime maratone come la sfida di ieri Italia-Canada che è iniziato alle 13 su Rai2 per poi terminare in serata su Raisport.

Davis, Panatta: le frasi cult della telecronaca Italia-Canada

Solo per citare alcune delle sue espressioni cult di ieri: “No lollo lollo cacchio cacchio, ma tomo tomo cacchio cacchio!” oppure: “Guarda Sonego. Pare karate kid! e anche: “”Io avrei giocato volentieri il doppio con Berrettini: alto, bello. Non come…. Bertolucci”. e ancora: “Far viaggiare la palla veloce, colpire la palla avanti e non con il corpo all’indietro, la palla corta va fatta in avanzamento” e infine: “Quella volée lì fai punto anche se giochi di testa”.

Davis, per il popolo del web Panatta meglio di Adani

E’ venuto immediato e spontaneo sui social il confronto con Adani, che commentava i Mondiali su Rai1: “Vogliamo Adriano Panatta al posto di Lele Adani” e ancora: “Passare da Italia-Canada con Panatta a Argentina-Messico con Adani è tipo andare ad un rave techno subito dopo la spa” e poi: “Ma non si può fare a cambio ? Panatta commenta il calcio e Adani il tennis ( o in alternativa il padel)”, oppure: “Nello sport ci sono gli Adani e fortunatamente, i Panatta”.

Qualcuno che ha trovato soporifera la sua cronaca c’è ma la maggioranza gli riserva un’ovazione: “Adriano sempre al top! Ma gli manca e mi manca Galeazzi! Insieme erano Totò e Peppino, Stanlio e Ollio, i De Rege, Gianni e pinotto! Erano competenza e tempi comici ai massimi livelli”, oppure: “Competente, non saccente. Effettivamente la competenza è roba dell’altro millennio. Oggi va di moda fare finta di sapere e dare addosso ai competenti. Grande Panatta”.

C’è chi ricorda. “Adriano Panatta seconda voce non è una scoperta. I duetti con “Bisteccone” erano spassosi. Se facesse coppia con Paolo Bertolucci sarebbero strepitosi” e ancora: “Panatta è troppo divertente, la sua vena comica mi piace troppo. Ciò che mi ha fatto più ridere della lunga telecronaca di oggi:quando chiamava sciapo Shapovalov,e quando ha detto che “mia” forse non si poteva più dire in questo nuovo sport(che per lui sarebbe il doppio moderno)”.

Infine la chiosa lapidaria: “Panatta per me puoi dire quello che vuoi, come vuoi, quando vuoi”.

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