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Napoli, De Laurentiis furioso lascia tra le polemiche l'Assemblea di Lega Serie A: il retroscena. Tensione con De Siervo

Il presidente del Napoli in aperta polemica con la scelta del fondo e con l'ad della Lega Serie A per via dei diritti tv

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Anche quando afferma di partire con le migliori intenzioni, Aurelio De Laurentiis riserva quell’improvvisazione che nulla ha di teatrale, ma di affinamento di certe strategie che mutano una piatta riunione romana in un tavolo delle trattative.

Su diritti della serie A, il prossimo advisor e qualunque atro tema caro a lui e al suo Napoli, un modello riuscito. E che si avvantaggia anche della vulcanica capacità di interpretazione del momento politico del suo presidente.

De Laurentiis lascia in anticipo l’Assemblea di Lega, perché

De La aveva lasciato anzitempo la riunione lamentandosi, all’uscita, del fatto che la Serie A stesse «svendendo il calcio». Eppure, riporta Franco Ordine su Il Giornale, il presidente del Napoli aveva firmato a favore della definizione di Lazard come advisor che dovrà valutare e scremare i fondi di investimento interessati ad finanziare e iniettare capitali nel calcio italiano, salvo fare marcia indietro temendo l’arrivo di un fondo.

Un mutamento di indirizzo che si è palesato nelle ore successive all’ultima assise della Lega, chiamata a rendere operativa la scelta votata all’unanimità in precedenza sull’advisor – trattasi della banca Lazard – quale partner per la trattativa sui diritti tv. Adl aveva abbandonato i lavori sostenendo che i suoi colleghi avevano deciso di «svendere il calcio italiano».

L’accusa di De La: svendere il calcio

Accusa iperbolica, come è solito fare in simili circostanze il nostro De Laurentiis posto che come ribadisce Il Giornale lo stesso numero uno del club partenopeo aveva votato a favore sull’argomento. Che cosa lo ha spinto a ribaltare la sua posizione? L’arrivo di un fondo. Dinanzi a questo spettacolo solo il paziente del Milan, Paolo Scaroni, pare non si sia stupito e abbia trovato un aspetto positivo. “Anche in modo tempestoso prendiamo decisioni per portare avanti la serie A”.

La tensione con De Siervo

Dopo l’Assemblea, poi anche con De Siervo -ad della Lega – c’era stato un qualche attrito, stando a Repubblica: sull’argomento fondi si è animata la discussione tra l’ad Luigi De Siervo e il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Tensione accesa, parole molto nette e una contestazione sui pacchetti per le televisioni definiti la scorsa settimana, critiche avanzate come e più della partnership con un fondo, di cui sopra.

Quale fosse l’idea della Lega che riunisce i club di Serie A è chiaro: Lazard dovrà prima portare le proposte dei fondi da 9 a 5. Poi magari produrre una short list di due e portarli al voto in assemblea in autunno. Quando sarà già definito il bando per i diritti televisivi e la Serie A saprà cosa chiedere a un investitore: quei finanziamenti, e dunque i soldi, per compensare i mancati introiti preventivati sui diritti tv o per costruire impianti o quel famoso canale della Lega che è diventato un punto sospeso.

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