Il Napoli ingrana la terza, la Juventus resta in perenne retromarcia: al ‘Maradona’ finisce 2-1 per la squadra di Spalletti che contribuisce ad innaffiare la crisi dei ragazzi di Allegri, incapaci di reagire ai colpi avversari e sopraffatti nel gioco e nell’intensità delle azioni.
Tutto molto bello per Aurelio De Laurentiis, intervenuto ai microfoni di DAZN per ringraziare coloro che hanno avuto un ruolo importante nel raggiungimento dell’obiettivo di giornata.
“E’ un buon inizio. Devo dire grazie a Spalletti che ha dato alla squadra un gioco interessante, trovando presto la quadra. Abbiamo condotto la gara dall’inizio alla fine, attaccando costantemente. Dispiace per quell’errore all’inizio, potevamo vincere 2-0. Ringrazio anche la squadra e il mio dodicesimo uomo, l’educazione dei tifosi è encomiabile”.
Giovedì sarà tempo di esordire nella fase a gironi di Europa League a Leicester in Inghilterra: c’è però ancora il dubbio in merito alla possibilità di utilizzare Ospina, Koulibaly e Osimhen che, secondo le normative inglesi, non potrebbero entrare nel Paese britannico dopo aver sostenuto i rispettivi viaggi intercontinentali con le proprie nazionali in zone considerate ‘rosse’.
“Purtroppo ci tocca combattere contro il Covid, le istituzioni nazionali e quelle del calcio. Ho sempre detto che non si possono fare più di un tot di partite all’anno. Giocare col Leicester mi fa piacere, ho visto anche qualche partita e giocano bene, a tutto campo, gli arbitri non intervengono mai. Oggi ad esempio c’è stato un calcio all’inglese, il direttore di gara è intervenuto poco e bene. Il problema più grande ora è farsi accettare da Boris Johnson in Inghilterra. Stamattina ho parlato con Marchetti e mi ha rassicurato dicendomi che la UEFA ha girato il mio messaggio al governo inglese. Se non dovessero convincersi per la Champions, speriamo che lo facciano per giovedì”.
Napoli capolista a punteggio pieno, ma guai a cadere nel tranello nascosto dietro i facili entusiasmi.
“Gli entusiasmi devono esserci nella vita, ma serve anche equilibrio. Spalletti l’ho scelto perché è ordinato e diligente, gestisce le situazioni con fermezza come piace a me. Fino ad ora non ho nulla da eccepire. Con lui si può parlare, non si offende se gli chiedo qualche chiarimento. Non ha fantasmi, è un uomo felice e appagato, non come altri”.