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De Laurentiis vuota il sacco su Spalletti, Ancelotti e Ibra: è bufera

Il presidente del Napoli spiega quando e come ha scelto il tecnico toscano e rivela un clamoroso retroscena sul mancato arrivo dello svedese.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Da quando è tornato d’urgenza a Castel Volturno, preoccupato per la flessione della squadra e per le tensioni nello spogliatoio, non passa giorno che non conceda una o addirittura due interviste “esclusive” (si fa per dire). Aurelio De Laurentiis è fatto così. Se ne sta pubblicamente in silenzio per mesi, poi diventa un fiume in piena. E se in altre interviste ha parlato soprattutto di futuro, nell’ultima si è soffermato anche su qualche episodio cruciale del recente passato.

L’intervista di De Laurentiis a Dazn

Nelle anticipazioni della lunga chiacchierata del presidente del Napoli con Marco Cattaneo di Dazn è contenuta un’analisi sui problemi palesati dalla squadra nella seconda parte della stagione: “Come la Ferrari a Imola, ci siamo basati sull’ottimo inizio e poi siamo caduti tra Covid, Coppa d’Africa e altre limitazioni che hanno complicato il lavoro di tutti. Fattori mentali? Sono tutte ca… Certo il fattore psicologico è importante, ma non posso pensare che ci possa essere una mosca tsé tsé che improvvisamente crei un problema a 25-30 giocatori di altissimo livello, mi sembra assurdo”.

La scelta di Spalletti per il Napoli di De Laurentiis

Quindi il presidente ha rivelato quando e in quali circostanze ha scelto Luciano Spalletti per la panchina del Napoli, all’indomani di una brutta sconfitta sul campo del Verona: “Spalletti l’ho scelto io, ma a gennaio del 2021. Andai a Milano di nascosto a casa sua e gli feci firmare il biennale più un’opzione per il terzo anno a mio favore, che non voleva sottoscrivere. Poi l’ho convinto, facciamo un secolo e mezzo in due. Poi quando e se vorrà andare via ci daremo la mano e non succederà nulla”.

Retroscena su Ancelotti, Gattuso e Ibra

Spazio anche per un passaggio su Ancelotti: “È un fuoriclasse che ha avuto solo la sfortuna di non essere simpatico ai tifosi napoletani. Non ha avuto la furbizia di rendersi tale e non è stato visto come ‘uno dei nostri’ dalle curve”. Con Ancelotti però sarebbe arrivato Ibrahimovic. E invece l’esonero di ‘Carletto’ e l’avvento di Gattuso hanno cambiato le carte in tavola: “Avevamo già firmato tutto con Zlatan, l’accordo c’era. Poi venne esonerato Ancelotti e al suo posto arrivò Gattuso. Mi chiamò e mi disse: “Si fidi di me, non abbiamo bisogno di Ibrahimovic perché…’. E mi fidai”.

Le parole di De Laurentiis scatenano i tifosi azzurri

Tanti i commenti dei sostenitori azzurri sui social. Marco è sarcastico: “Quindi è stato il popolo a esonerare Ancelotti? Non ho capito bene? Mi è sfuggita codesta insurrezione popolare che ha costretto Aurelione alla resa incondizionata. Sono reperibili foto dei tifosi con i forconi fuori l’Hotel Vesuvio?”. Anche Geppy è pungente: “Ancelotti antipatico? Casomai tu, caro presidente”. Paolo è amareggiato: “Ringraziamo De Laurentiis e Gattuso per averci ‘regalato’ Ibra“. Mentre Frank è scettico: “Chissà perché escono proprio ora che Spalletti ha gli stessi punti di quanti ne aveva Gattuso ste cose. Ah caro Aurelio, come se non ti conoscessimo….”.

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