Così è peggio. In una frase si può sintetizzare la rabbia e la delusione dei tifosi del Milan dopo la sconfitta nel derby. La formazione di Pioli gioca bene per oltre 50 minuti, andando in vantaggio di due reti, prima di subire una clamorosa rimonta dell’Inter che con Brozovic, Vecino e De Vrij ribalta la partita in poco più di 15 minuti. E nel finale a chiuderla ci pensa Lukaku.
La delusione
Perdere così fa ancora più male. I tifosi del Milan passano dall’esaltazione alla delusione e allo sconforto. Avanti di 2-0, i rossoneri si fanno raggiungere e superare. “Il Milan nel secondo tempo ha fatto come Bugo, se ne è andato dal campo”, si legge su Twitter. Il derby è sempre una gara speciale e perderlo in questo modo, dopo aver accarezzato l’impresa fa male il doppio: “Non piango per ritegno”. “Non si può buttare via un primo tempo giocato benissimo con doppio vantaggio in pochi minuti, non si può”.
Montagne russe
La gara è una montagne russe di emozioni e i sentimenti dei tifosi cambiano di minuto in minuto. Un destino che colpisce anche gli allenatori che passano dall’essere dei geni a degli incompetenti nel giro di pochi minuti: “I milanisti erano in modalità santo subito dopo il primo tempo per Pioli, poi sono bastati 15 minuti per il Pioliout”. La delusione per la gestione della gara serpeggia tra i fan rossoneri: “Per come si era messa per me non ci sono scuse stasera” e ancora “Vecino dopo 90 minuti correva ancora, Kessie fermo dopo 60. E poi dite che l’allenatore non conta”.
Colpevoli
Dopo la parantesi Suso che negli ultimi tempi era diventato il bersaglio preferito dai tifosi del Milan, ora ci sono altri due colpevoli a finire sul banco degli imputati;: “C’era una volta in cui vincevamo i derby sotto 0-2, c’era una volta in cui dopo ogni derby gli cantavamo “non vincete mai”, c’era una volta in cui gente come Conti e Kessie non si sarebbe neppure avvicinata a Milanello, purtroppo oggi dobbiamo assistere a tragedie simili”. I commenti contro il centrocampista si sprecano: “Per favore togliete quella maglia a Kessie”. E lo spagnolo ritorna: “Ma vi ricordate di quando la colpa era del monopiede Suso e bastava togliere lui dal campo”.
Italiani sott’accusa
Ma a finire nel mirino è proprio la colonia italiana del Milan che per molti tifosi doveva guidare la squadra verso il derby facendo sentire loro il senso e l’importanza di un match così speciale: “Conti, Romagnoli, Locatelli, Calabria, Bonaventura e Donnarumma, bidoni strapagati da una società ridicola e montati dai media perché italiani. Negli anni ’90 avrebbero giocato in serie B”.