La notizia era nell’aria da tempo ma l’ufficializzazione ha egualmente scosso il mondo del calcio. Il derby Juventus-Torino è stato fissato dalla Lega per sabato 4 maggio, il giorno dell’anniversario della strage di Superga. Una data sacra per tutti i tifosi granata che organizzano pellegrinaggi sul luogo del disastro, dove nel ’49 cadde l’aereo che trasportava il Grande Torino di Valentino Mazzola, Loik e tutti gli assi che incantavano il mondo intero. Per quel giorno c’è anche una messa solenne, come conciliare tutto questo con la partita?
VISTA DALLA JUVE – I tifosi della Juventus non sono sembrati colpiti più di tanto e sui social commentano in diversi modi. C’è chi scrive: “Non ho mai inneggiato a Superga e non sopporto quando lo fanno quei dementi della curva sud ma spostare un derby perché “urta” la sensibilità” anche no! Facessero le loro celebrazioni prima oppure non vengano alla partita se per loro é piu importante il 4maggio” o anche “Per onorare una grande squadra e purtroppo una grave tragedia non poteva esserci migliore coincidenza. Il derby dà vita calcistica a quella società e alla città”.
VISTA DAL TORO – “Il 4 maggio è sacro e non si tocca” si legge nei tanti commenti sui social network dei tifosi granata, infuriati per la “mancanza di rispetto” da parte della Lega Serie A o anche: “Il Torino dovrebbe schierare la Primavera, noi diserteremo lo stadio per andare a Superga”. Il presidente Cairo è già al lavoro per evitare tutto:”Troviamo un’alternativa, non si può giocare il 4 maggio, quando ricorrerà il 70esimo anniversario della tragedia di Superga E’ opportuno un incontro con Lega e Juventus per una soluzione”. Il ct della nazionale di pallavolo, Mauro Berruto, accanito tifoso granata, non ne vuol sapere: “Il 4 maggio sappiamo tutti cosa fare. Una partita dura 90 minuti, 70 anni di leggenda non sono negoziabili! Tutti a Superga. Punto!”. La chiosa è un invito al patron granata: “Il #4maggio non si gioca tutti a #Superga dai Pulcini alla prima squadra. Urbano Cairo puoi entrare nella storia…”.