È Formula 1 e non ciclismo, era il Gran Premio di Imola e non il Giro d’Italia. Eppure Max Verstappen ha vinto in volata il Gp del Made in Italy e d’Emilia Romagna battendo in un finale infuocato Lando Norris. Alla fine a dividere la Red Bull del campione del mondo e la McLaren dell’inglese “solo”. Terzo posto per la Ferrari di Charles Leclerc, nemmeno troppo distante dai primi due. Pizzico di delusione per le rosse che qui si presentavano con importanti aggiornamenti sulla SF-24, più veloce ma non abbastanza per stare davanti anche alla McLaren come dimostrato da Carlos Sainz, 5° alle spalle di Piastri anche per una scelta sfortunata al pit stop.
Completano la zona punti, Lewis Hamilton 6° davanti a quello che sarà il suo prossimo pubblico, che si è messo alle spalle il compagno George Russell. “Solo” 8° Sergio Perez che ha beccato un minuto con la stessa monoposto di Max, e poi protagonisti di giornata Lance Stroll e Yuki Tsunoda. Gara da dimenticare per Alonso, ultimo.
Gran Premio Imola, la gara – Partenza lineare per tutti. Norris ci prova ma Verstappen scatta mezzo intraversato e gli è agevolmente davanti. Nessun lampo rosso ma anche nessun rischio allo start con Leclerc e Sainz che restano davanti a Piastri.
Gara sul passo sin da subito con poche o nulle possibilità di sorpasso, almeno davanti con differenze minime. Max piano piano scappa via, senza strafare. Norris è tranquillo alle sue spalle. Faticano invece le Ferrari. Soprattutto Sainz che deve difendersi da Piastri. Passano così oltre 20 giri, senza nessun brivido se non quello seminato da Albon che dopo il pit stop fa un giro a passo d’uomo con l’anteriore destra avvitata male, ultimo e mazziato da 10” di penalità.
Si arriva così al primo e unico pit stop. Si fermano le due McLaren, si ferma Verstappen. Non le Ferrari che sperano in qualche safety car che non arriverà. E se Leclerc resta terzo al rientro dopo il cambio gomme, marca male per Sainz che perde la quarta posizione nei confronti di Piastri.
E allora bisogna provare a recuperare in pista. La Ferrari sembra più a suo agio su gomme dure. Leclerc soprattutto annulla il gap su Norris. Poi al 48° giro lungo di Charles alla Gresini, un errore che gli rompe il ritmo e lo riallontana da Norris. Che quasi sollevato inizia a rimontare su Verstappen un po’ in crisi con le gomme e meno estremo sulla guida per via dei track limits, a rischio penalità.
Norris piomba su Verstappen negli ultimi giri ma non ne ha abbastanza per portare un vero attacco alla Red Bull dell’olandese che allora può festeggiare l’ennesimo successo verso il 4° titolo Mondiale. Per Leclerc un podio a 7″ e una buona base su cui lavorare. La Ferrari c’è ma serve un pizzico di velocità in più in qualifica e forse una pista più congeniale.