Non ha lasciato indifferente Gigio Donnarumma quanto accaduto a San Siro, il suo stadio. Inutile negarlo. I fischi e gli striscioni che hanno accusato senza alcuna retorica ma con espressioni eloquenti l’ex portiere del Milan di aver scelto il portafogli, interrompendo un rapporto cementificato da otto anni di presenze e dall’esordio – appena sedicenne – in Serie A grazie a un’intuizione di Sinisa Mihajlovic. Donnarumma ha incassato, ne è rimasto turbato. Non ha replicato, ma ha scelto di esprimersi solo attraverso Instagram nonostante le frasi di suo padre, l’agente Mino Raiola, le critiche anche di Fabio Capello che da addetto ai lavori che conosce e sa le cose milaniste ha espresso la sua opinione netta.
Donnarumma: l’incursione de Le Iene dopo Italia-Spagna
A le Iene che l’hanno intercettato, Donnarumma ha confidato e ammesso la sua confusione nella semifinale di Nations League Italia-Spagna per quanto urlato contro dai tifosi milanisti, che poco hanno considerato quanto e come la Nazionale dovesse essere supportata, in quella gara.
L’intervista dell’inviato de Le Iene, Alessandro Onnis, è iniziata sotto il segno dell’ironia per poi affondare. Domande sulla lingua, il francese e inevitabile il riferimento alla panchina. “E se ti dico panchenne? (termine inventato per indicare panchina, ndr.)”, chiede l’inviato. “Ti abbiamo visto molto triste a fine partita”.
“C’è un po’ di delusione perché ho passato otto anni al Milan e quindi è sempre un’emozione tornare a San Siro. È normale il dispiacere dei fischi. Sono cresciuto qua e sono sempre stato un tifoso milanista, gli otto anni non si dimenticano facilmente”, la spiegazione di Donnarumma.
“Rimaniamo nelle cose belle, facci vedere il tatuaggio”, riprende Onnis. Il campione mostra il tatuaggio sul suo avambraccio con la coppa dell’Europeo, la data dell’11 luglio 2021 e la bandiera tricolore che simboleggia la vittoria di questa estate. Poi, d’accordo con l’inviato, si fa apporre una figura trasferibile con lo stemma del Milan e, invitato a commentarla, dice: “Sempre cuore rossonero!”, replica Gigio.
Il tatuaggio a Donnarumma
“Questo tatuaggio l’abbiamo fatto nella speranza che tornando a San Siro, la prossima volta, i veri milanisti, ti accolgano un po’ meglio”. Un concetto che, dalla sua, conferma Donnarumma: “Lo spero, lo spero davvero”.
E ancora: “Vuoi dire una cosa a tutti i tifosi milanisti?”. Allora ecco che l’ex portiere milanista prova a ricucire con una fetta della tifoseria:
“Gli vorrò sempre bene. Sarò sempre un cuore rossonero”.
Donnarumma: tatuaggio per il Milan
Una dedica che si chiude con la promessa di un tatuaggio permanente con il simbolo del Milan, per rinsaldare quello che si è sgretolato una stagione fa quando ormai era chiaro che le strade del club e del campione si sarebbero divise, senza appello.
VIRGILIO SPORT