Sembrava finita, invece quando il tempo stava per scadere è arrivato il colpo di scena che ha riaperto improvvisamente i giochi. Donte DiVincenzo, l’asso dei Minnesota Timberwolves, è diventato cittadino italiano. Con un’accelerazione finale, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’ottenimento della cittadinanza italiana da parte della guardia di Newark, origini abruzzesi e siciliane, sbloccando una situazione che si era pericolosamente ingarbugliata. Fatta, dunque? DiVincenzo giocherà gli Europei al via a fine agosto con la Nazionale azzurra di Gianmarco Pozzecco. Sì, anzi forse. Perché la partita non è ancora finita.
- Chi è Michael Donte DiVincenzo, il "nuovo italiano"
- Il titolo NBA coi Bucks e il sogno degli Europei col Poz
- DiVincenzo in azzurro? Mancano gli ultimi due ok
Chi è Michael Donte DiVincenzo, il “nuovo italiano”
Donte Michael DiVincenzo si chiama così perchè il suo primo nome è stato registrato all’anagrafe con un refuso, altrimenti sarebbe stato quello del padre della lingua italiana. Oggi la sua piccola Odissea burocratica ha vissuto una svolta. Avvistata Itaca. Anzi, Italia. “Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, visti i pareri favorevoli espressi dal ministro degli Esteri Antonio Tajani e dal ministro per lo sport Andrea Abodi, ha deliberato di proporre al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il conferimento della cittadinanza italiana per meriti speciali a Donte Michael DiVincenzo, giocatore professionista di pallacanestro di nazionalità statunitense”, recita una nota ministeriale.
Il titolo NBA coi Bucks e il sogno degli Europei col Poz
Più volte il 28enne che ha giocato in NCAA con Villanova (due titoli vinti), ha vinto l’anello NBA nel 2021 coi Milwaukee Bucks, ha giocato a Sacramento, Golden State e New York prima di approdare la scorsa estate ai Minnesota Timberwolves, ha manifestato il desiderio di giocare per il paese dei suoi avi, a cui si sente legatissimo. E sarebbe in effetti un innesto non da poco per la squadra del Poz, visto che DiVincenzo ha viaggiato in NBA a una media di 10,7 punti a partita. “DiVincenzo ha dimostrato entusiasmo e credo non sia una caratteristica secondaria che la maglia azzurra deve saper esprimere, soprattutto grazie a chi la indossa”, le parole del ministro dello Sport Abodi, coinvolto oggi in una polemica su Jannik Sinner.
DiVincenzo in azzurro? Mancano gli ultimi due ok
Cosa manca, insomma, al sospirato annuncio? Due cose. In primis, serve la firma di Sergio Mattarella ed è il passaggio meno difficile, visto che il Capo dello Stato è un grande appassionato di sport e si è sempre dimostrato sensibilissimo a queste tematiche. L’altro ok, invece, deve arrivare dai Minnesota Timberwolves, la franchigia a cui spetta la concessione del benestare alla partecipazione del giocatore a una competizione Fiba. Un atto formale? Non proprio, visto che c’è un po’ di maretta tra DiVincenzo e i T’wolves: pare che Donte, infatti, brighi da un po’ per tornare a New York. E qualcuno, a Minneapolis, potrebbe legarsela al dito.