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Dubai, Djokovic torna in campo e ringrazia Ibra

Il tennista serbo, alla vigilia del match di 1° turno contro Musetti al Duty Free Tennis Championships, ha raccontato le sue sensazioni e il sostegno speciale ricevuto negli ultimi tempi.

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Dopo le polemiche e il caso legato all’espulsione dall’Australia che l’hanno visto protagonista nelle scorse settimane, Novak Djokovic è finalmente pronto a fare il suo rientro sul circuito.

Il numero uno del mondo infatti prenderà parte al Dubay Duty Free Tennis Championships, torneo dove farà di tutto per mettersi alle spalle l’ultimo burrascoso periodo dal quale è venuto fuori grazie anche al sostegno ricevuto da amici e altre grandi personalità dello sport.

Djokovic, la vicinanza di Ibrahimovic

Tra i tanti che non hanno fatto mancare il proprio supporto al nativo di Belgrado c’è stato anche il noto fuoriclasse rossonero.

“Con Zlatan Ibrahimovic siamo amici, abbiamo parlato spesso della mia situazione in Australia. Mi ha anche sostenuto pubblicamente, cosa che apprezzo molto. Sono un tifoso del Milan e speriamo di poter vincere lo scudetto quest’anno” ha affermato convinto il 20 volte campione Slam, traguardo questo raggiunto lo scorso anno a Wimbledon.

Djokovic e l’approccio al primo torneo

Djokovic ha poi raccontato come ha gestito i giorni immediatamente successivi al rientro dall’Australia dopo non esser potuto scendere in campo a Melbourne.

“Ho avuto bisogno di un po’ di tempo per riflettere e per riposarmi mentalmente. Poi mi sono ripreso e ho ricominciato ad allenarmi probabilmente circa 10 giorni dopo il mio ritorno dall’Australia. Intanto ho fatto fitness più o meno ogni giorno”.

Nessun problema, dunque, nel riabituarsi al gesto e alle dinamiche del tennis.

“Adoro colpire la pallina da tennis, quindi non è stato davvero difficile prendere una racchetta e andare su un campo di allenamento a giocare, perché ho molta passione per questo sport e apprezzo ogni minuto che trascorro sul campo di allenamento. Ho giocato a tennis nelle ultime tre settimane ora non vedo l’ora di […] competere”.

Djokovic, i colleghi e i media

Djokovic ha quindi affrontato il tema dell’accoglienza ricevuta dai colleghi a Dubai.

“Finora qui la maggior parte di quelli che ho visto, non ne ho visto molti, sono stati positivi e accoglienti. Non posso dire che fosse così in Australia. Era un po’ strano. Ma qui va bene finora” ha affermato il numero uno del mondo prima di esternare il suo fastidio per come i media hanno trattato il suo caso.

“Ho visto che i media hanno speculato sulla validità dei test. Quello che posso dire ora è quello che ho detto alla BBC: che non sono un esperto. Ho fatto negli ultimi due anni, come probabilmente chiunque altro nel tour, tanti test Pcr, test antigenici rapidi” ha concluso serio Djokovic.

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