Odissea nel deserto. Jasmine Paolini ed Eva Lys ricorderanno a lungo il confronto del secondo turno del torneo di Dubai, trasformatosi cammin facendo in un calvario. Match sospeso più e più volte, addirittura al termine di ogni game o addirittura di ogni scambio, per provare a vincere…la pioggia. Già, perché nel tennis multimilionario e frenetico di oggi proprio non si riesce a sconfiggere un avversario capace di mettere in crisi persino sceicchi e montepremi record: il meteo. Sarebbe bastato un tetto, probabilmente a Dubai inizieranno a pensarci dopo la figuraccia di oggi.
- Paolini, nella classifica WTA "virtuale" -2 posizioni
- Dubai: Paolini-Lys, partenza a razzo per Jasmine
- Pioggia sul WTA 1000 Dubai, Paolini perplessa
- Ripresa a singhiozzo, poi la sospensione sul matchpoint
- Otto ore dopo lo start, la sospirata vittoria di Jasmine
Paolini, nella classifica WTA “virtuale” -2 posizioni
Il torneo di Dubai si è aperto, per giunta, con una doppia brutta notizia per Jasmine. Avendo vinto il torneo nel 2024, quest’anno la campionessa toscana ha…tutto da perdere. E infatti nella classifica WTA “virtuale”, aggiornata giorno per giorno, ha mille punti in meno rispetto a ieri e ha perso due posizioni a vantaggio di Jessica Pegula e Madison Keys. Insomma, oggi come oggi è già scesa dal quarto al sesto posto. Recupererebbe una posizione, andando alla quinta, solo arrivando in finale nel WTA 1000 emiratino. Potrebbe riappropriarsi del quarto posto vincendo nuovamente il torneo, anche se bisognerebbe vedere nel frattempo cosa ha fatto Pegula.
Dubai: Paolini-Lys, partenza a razzo per Jasmine
Per nulla distratta o turbata dalle questioni relative al ranking, Jasmine comunque “ha azzannato” nel modo giusto il match contro Eva Lys, promessa del tennis tedesco che si è segnalata il mese scorso per gli ottavi di finale raggiunti da lucky loser agli Australian Open. Paolini ha esordito con un game vinto a zero, ha piazzato il primo break al quarto gioco e ne ha ottenuto un altro subito dopo, reagendo all’immediato controbreak della tedesca. Il primo set è filato via in scioltezza: 6-2. Poi però è arrivata la pioggia. Un classico per Jasmine, che già nella vicina Doha aveva dovuto fare i conti con le bizze del meteo.
Pioggia sul WTA 1000 Dubai, Paolini perplessa
Dopo una prima sospensione di qualche minuto tra un set e l’altro, il match è ripreso e Paolini ha preso rapidamente il largo (3-0). Poi qualche altra gocciolina di pioggia, nuova mini sospensione, il rientro in campo per due scambi (15-15) e la protesta di Paolini e Lys con la giudice di sedia: entrambe hanno dato l’impressione di non sentirsi troppo sicure a giocare su un fondo così scivoloso. La sfida così è ripresa soltanto dopo un’altra decina di minuti, con un’asciugatura del campo più profonda e accurata da parte degli addetti. E, come spesso succede, la giocatrice che sembrava in difficoltà – Lys – è rientrata in campo ringalluzzita.
Ripresa a singhiozzo, poi la sospensione sul matchpoint
Alla ripresa è cominciata un’altra partita. O forse due. O forse tre. Perché poi la sfida è stata interrotta ancora. E ancora. E ancora. Con la nuvoletta di Fantozzi che sembrava aleggiare solo sul Centrale, visto che sugli altri campi si è andati avanti regolarmente, almeno per un po’. Non per Paolini e Lys, costrette a sospensioni e verifiche sulla scivolosità al termine di ogni game. Una partita a singhiozzo, con Jasmine – insolitamente corrucciata – che s’è vista raggiunta e superata dalla tedesca (3-4), per poi piazzare il controbreak. Tra uno stop e l’altro si sono superate le tre ore di durata della sfida. Fino allo stop incredibile al dodicesimo gioco, sul 6-5 Paolini e matchpoint: 30-40 con Lys al servizio.
Otto ore dopo lo start, la sospirata vittoria di Jasmine
Iniziata pochi minuti dopo le 8 italiane, la partita si è finalmente conclusa quasi otto ore dopo, intorno alle 16. Quattro ore dopo l’ultima sospensione. Paolini e Lys sono rientrate in campo per giocare il secondo matchpoint a favore di Jasmine: quattro ore d’attesa per…un minuto scarso di gioco, visto che l’azzurra ha vinto lo scambio, ha piazzato il break ed è riuscita ad aggiudicarsi la sfida. Che ufficialmente sarà consegnata agli annali come “agevole” vittoria in due set sul punteggio di 6-2 7-5, mentre in realtà è stata una delle affermazioni più sofferte, snervanti, ma soprattutto “lunghe” della storia della campionessa toscana.